Una linea interamente accessibile, composta da autobus provvisti di pedane, che colleghi Oneglia e Porto Maurizio passando per l’Ospedale e la nuova stazione. Questa è la proposta che arriva da una lettrice, mamma di un ragazzo costretto sulla sedia a rotelle, che sarebbe utile non solo alle carrozzine o ai passeggini, ma a tutti gli utenti della città. La nuova stazione e l’ospedale sono infatti due punti nevralgici della città e avere un servizio costante e accessibile a tutti, disabili compresi, significherebbe soddisfare le richieste di moltissime persone che si spostano ogni giorno.
“Chi si trova su una sedia a rotelle si trova a dover continuamente chiedere come un elemosinante un servizio che dovrebbe essere garantito – spiega la mamma di un ragazzo disabile – e questo è molto umiliante. Molti autobus hanno le pedane rotte e i pochi che le hanno funzionanti non sono mai sulla stessa linea, bisogna domandare al mattino al capopiazza a che ora passano e che tragitto fanno. Potrebbero essere utilizzati alcuni dei pulmini elettrici che girano a Porto Maurizio, il pulmino attrezzato del Comune, o trovare altre soluzioni.
Se si ha un’esigenza bisogna prenotare con anticipo e l’RT è sempre molto disponibile, ma per esempio se c’è più di una richiesta bisogna mettersi d’accordo e non sempre è possibile. È già successo di andare in un posto per poi rimanere bloccati perchè al ritorno non c’erano più autobus attrezzati, quindi abbiamo dovuto chiamare e farci venire a prendere in macchina.
Non vogliamo passare per quelli che si lamentano, perchè è un doppio patimento per i disabili, il primo è quello di non poter fare quello che si vorrebbe e il secondo è di passare per quelli che “rompono le scatole”. Vorremmo solo un servizio stabile, una regola trasparente e chiara, messa sull’orario. Una linea interamente accessibile a tutti che colleghi Oneglia, Porto Maurizio, la nuova stazione e l’Ospedale”.
Per rispondere agli interrogativi della nostra lettrice e per avere una valutazione sulla proposta che ha avanzato, ImperiaPost ha deciso di contattare Fiorenzo Marino, il presidente della Commissione Speciale Abbattimento Barriere Architettoniche del Comune di Imperia, e l’ing. Sandro Corrado, Direttore Riviera Trasporti.
FIORENZO MARINO
“Ho molto a cuore questo argomento e lavoro ogni giorno per trovare le migliori soluzioni possibili. Con i primi due lotti per l’eliminazione delle barriere architettoniche da piazza de Amicis alla sede del Palazzo della Provincia, le cose saranno prese più seriamente perchè tutte le fermate autobus saranno adeguate affinchè possano essere utilizzate dalle carrozzine e quindi di conseguenza non avrebbero senso senza un servizio che le utilizzi. Gli iter burocratici sono lunghissimi ma ci stiamo mettendo tutto il nostro impegno.
Per quanto riguarda i pulmini elettrici di “AlternatiVie” sono attrezzati con le pedane, ma soddisfano la tratta di Porto Maurizio in sostituzione degli ascensori mancanti, quindi non arrivano fino all’Ospedale e alla nuova stazione. C’è da dire che essendo elettrici non hanno molta autonomia e non so se sarebbero in grado di affrontare le salite, ma si potrebbe vedere se utilizzarne almeno uno per soddisfare la richiesta di un collegamento con l’ospedale o la stazione. La cosa importante è continuare a lavorarci e a sensibilizzare sull’argomento, per poter poi arrivare a soluzioni concrete”.
SANDRO CORRADO
“Purtroppo qualche pedana rotta c’è, poichè i mezzi sono datati, le pedane elettroidrauliche sono molto delicate e risentono del dissesto delle strade. Per questo, ora, quando c’è la possibilità di rinnovare i mezzi, prendiamo solo autobus con pedane manuali, molto più resistenti.
Una linea completamente accessibile, ora come ora, è impossibile dal punto di vista organizzativo. Se utilizziamo tutti i mezzi attrezzati su un’unica linea, tutte le altre rimangono scoperte e le esigenze sono tante e tutte diverse. In un futuro, quando ci sarà il rinnovo completo della flotta e tutti gli autobus saranno attrezzati, allora potremo garantire un servizio completamente accessibile. Per ora, possiamo solo continuare a soddisfare tutte le richieste che abbiamo con i mezzi a disposizione”.