È stato accolto con favore da oltre 200 cittadini il presidio “antifascista” al di fuori della Biblioteca Civica Lagorio, luogo dove si sta tenendo la presentazione del libro di Dominique Venner, ‘Un Samurai d’Occidente – il breviario dei Ribelli’, promossa da Casapound.
La manifestazione, vigilata dalle forze dell’ordine, ha attirato molte persone in piazza De Amicis, dove a prendere la parola ci sono stati anche Francesco Scopelliti, attivista ed esponente del centro sociale “La Talpa e l’Orologio”, e Mauro Servalli, consigliere comunale di Imperia Bene Comune.
FRANCESCO SCOPELLITI
“Noi rivendichiamo il nostro diritto a essere intolleranti contro chi non è tollerante. Non esistono razze umane, ce n’è solo una, la razza umana. Rivendichiamo diritti fondamentali. Non dovrebbe questa occasione passare per un’occasione eclatante, fuori dagli schemi, non ci deve essere uno schema di ordine pubblico. Semplicemente non devono esistere loro e non devono esistere le loro idee. Qua ci siamo noi, gli antifascisti, il popolo, le persone che credono nel multiculturalismo, che credono che esista solo la razza umana e che non esistano forme possibili di razzismo e di recrudescenze riguardo a questo. La guerra nel ’45 l’abbiamo vinta noi e il popolo italiano, e dobbiamo continuare a tenere fede a questa promessa e a questa speranza.
Tutti i giorni la libertà di movimento delle persone viene messa in crisi, tutti i giorni chi fugge da una guerra che è causata dai poteri forti occidentali si trova contro un muro, chiuso e senza spazi, un filo spinato. Solo negli ultimi anni le misure e gli arresti nelle persone che lottano sono sempre più dure, anche qui a Imperia. La guerra partigiana, a questo punto, non è ancora finita”.
MAURO SERVALLI
“Questo evento non è stato fatto in uno spazio privato, ma nella biblioteca pubblica. Stasera diciamo di chi è la responsabilità, perchè l’amministrazione e in particolare l’assessore Podestà avevano tutte le possibilità per negare questo spazio, non l’hanno fatto e si prenderanno la responsabilità politica di aver permesso per la prima volta nella storia che la biblioteca civica venisse utilizzata da un’organizzazione neofascista. Questa cosa è intollerabile. Un assessore che ha brillato per 5 anni per l’inettitudine, per una volta che poteva dire “no”, ha permesso che venisse occupata la biblioteca per questo motivo.
Non dobbiamo raccontarci qui chi sono e cosa fanno quelli di Casapound. Abbiamo un’amministrazione che non si prende la responsabilità di dire no ai neofascisti e fortunatamente la città non la tollera, nonostante il mercoledì sera e l’orario infimo, c’è stata una buona risposta. Credo sia intollerabile il dispositivo del questore questa sera. Non è possibile che in una manifestazione pacifica e autorizzata ci sia uno schieramento di forze dell’ordine di questo tipo, con il traffico deviato. Quanto ci costa e per chi? Chiudo l’intervento facendo un appello ai militanti di Casapound che prendano esempio dall’ideologo che vanno a presentare, e che si suicidino tutti”.
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