22 Novembre 2024 22:28

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22 Novembre 2024 22:28

L’ULTIMO SALUTO ALLA PICCOLA MICHELLE. L’OMELIA DI DON RUFFINO: “È un angelo di Dio, impossibile non provare tanta commozione”

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Oggi pomeriggio Piazza San Giovanni era gremita di persone: mamme, bambini, amici, compagni di scuola, maestre e parenti. Tutti riuniti per dare l’ultimo saluto alla piccola Andrea Michelle Salerno, la bambina di 6 anni scomparsa domenica sera all’interno della sua abitazione in via Amendola a Imperia Oneglia, per una tragica infezione batterica. Nel silenzio quasi surreale della piazza si sentivano solo frasi spezzate di chi un lutto simile lo ha già tragicamente vissuto, o di chi, attonito, si chiede come sia potuto succedere e soprattutto il perchè.
Il carro funebre, seguito da un corteo di auto silenziose, era pieno di fiori bianchi e rosa, semplici e puri come la piccola; attorno alla bara bianca i parenti e i genitori, uniti nel cordoglio.

Non è un defunto come tutti gli altri, è un angelo di Dio – sono state queste le prime parole di Monsignor Mario Ruffino, che ha celebrato la funzione – Vi confesso che è un compito duro per un parroco dire qualcosa in queste circostanza perché partecipo anche io al dolore dei genitori ed è impossibile non provare tanta commozione da troncare le parole in gola. Ci chiediamo: perché Dio ha permesso questo? È difficile dare una risposta se non si ha il cuore aperto a comprendere che la nostra vita ha un punto di arrivo che non è su questa Terra. È l’eternità, con Dio, dobbiamo pensare alla piccola nella luce di Dio, è un angelo. Siamo affranti dal dolore ma lei no, la forza d’animo che ho percepito parlando con i genitori è già un segno, che la vostra bambina è Santa, è nella gloria di Dio“.

L’omelia del Parroco ha poi cercato di rincuorare e di dare la forza alla famiglia di Andrea Michelle: “Un giorno mentre pregavo ho letto una frase che mi ha cambiato: il signore è vicino a chi ha il cuore ferito. Ed è quello che farà il Signore con voi, tramite vostra figlia. Noi fratelli dobbiamo stringerci attorno alla famiglia per eliminare tutto ciò che di esterno può causare loro ulteriore sofferenza, è il nostro compito“.

Anch’io da piccolo ho fatto l’esperienza di perdere un fratellino – conclude poi Don Ruffino – e ben ricordo quanto questo mi ferisse il cuore in certi momento; ma soprattutto mi ricordo quando da piccolo ho avuto la percezione che mio fratellino era ormai un angelo, sono diventato orgoglioso e mentre andavo a scuola fermavo i miei compagni dell’epoca dicendo: “Lo sai che mio fratello è un angelo in cielo?” E, da allora, non ho mai smesso di invocarlo. E’ il mio angelo custode e cammina con me, proprio come farà la piccola Andrea Michelle“.

Poco prima della fine della messa è intervenuto un cugino della bambina, che ha portato il suo ultimo commovente saluto e poi la madre di Andrea Michelle che ha ringraziato tutti coloro che si erano uniti a lei nel cordoglio, ma ha pregato di non piangere: “Sorridete per la nostra principessa, perchè Andrea Michelle sorrideva sempre”.

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