Imperia. Si è svolto questo pomeriggio, venerdì 3 febbraio nell’Auditorium della Ditta Olio Carli, l’evento finale di premiazione che conclude il primo anno di un percorso di alternanza scuola-lavoro, realizzato da cinque classi terze dell’istituto Amoretti e gestito dalla società Common Goods di Milano.
Si tratta di un progetto di Start up, un metodo operativo che avvicina scuola e impresa e prepara i giovani ai valori civici e al mondo del lavoro, impegnandoli in progetti concreti, basati sui bisogni e sulle risorse del nostro territorio e sviluppando in loro la responsabilità di essere parte di un sistema sociale di cui si possono prendere cura.
Questo momento si offre anche come l’occasione per riflettere sui reali bisogni del territorio, che sono stati oggetto del lavoro dei nostri studenti. Le giovani generazioni possono infatti costituire un prezioso stimolo per alimentare idee ed iniziative nei soggetti politici ed economici impegnati nella nostra realtà.
All’incontro hanno partecipato: l’Assessore Chiarini per il Comune di Imperia e l’Assessore Nocita per il Comune di Sanremo, il Presidente della Provincia, avv. Natta e la dott.ssa Laura Amoretti, ufficio Parità provinciale, il dott. Oliva della CCIAA di Imperia e la signora Ebano, referente alternanza scuola-lavoro CCIAA, il vicedirettore di Banca Intesa, dott.ssa Colaiacono, e per il MIUR la dott.ssa F.Rambaldi e la dott.ssa Graziella Arazzi.
ECCO I RAGAZZI PREMIATI
- Menzione per l’inclusione sociale: “The new hope” – A.V.I.A.R.D. – Alessia Risso, Sara Ismaili, Francesca De Kunovic, Matteo Trincheri.
- Menzione per l’inclusione sociale: “Equality” – Having fun together – Rebecca Bruno, Martina Gasloni, Cristina Ma, Riccardo Meda, Alissa Mulas, Donia Rejaibi.
- Menzione innovazione: “Culturisti” – AFACS – Simone Altobelli, Alice Bianchi, Federica Massa, Vanessa Simone, Camilla Valenzano.
- Il gruppo vincitore è l’ “Ecoteam” – Ecomachine – Alide D’Orio, Franco Joel, Simge Gurates, Francesca Parrella, Sara Revello, Emanuele Rimondo, Barbara Santoro.
BEATRICE PRAMAGGIORE (Preside del liceo Amoretti)
“È un progetto innovativo per quanto riguarda il liceo Amoretti perchè finora avevamo organizzato il percorso di alternanza scuola lavoro inserendo i ragazzi nelle varie strutture, enti sociali, associazioni, cooperative etc.., ma volevamo diversificarci un attimo.
Tra le varie proposte abbiamo scelto il progetto ‘Common Goods’ che prevede un progetto triennale. Il primo anno, da parte dei vari team in cui i ragazzi sono suddivisi, di trovare l’idea progettuale e quindi nel corso di sviluppo dei tre anni andare a vedere se quest’idea è fattibile, da un un punto di vista imprenditoriale, ma soprattutto sono progetti che impattano sul territorio andando andando a rispondere a quelli che sono i bisogni del territorio.
I ragazzi hanno fatto delle indagini, delle interviste, hanno registrato dei questionari, hanno fatto dei sondaggi, per andare ad intercettare quelli che sono i bisogni del territorio”.
ANTONELLA VITALE
“Questo progetto nasce tre anni fa, anche se ha radici molto più lontane, proprio per risolvere un esigenza molto concreta che ho riscontrato sui giovani.
Mancava molto la parte valoriale e di formazione per il mondo del lavoro che oggi è profondamente cambiato. Abbiamo progettato un percorso triennale che andasse incontro allo sviluppo concreto di queste competenze.
Abbiamo strutturato un modello che parte da un indagine sul territorio e stimola i giovani a prendere atto in modo critico di quello che li circonda. Nel farlo abbiamo pensato di affiancarli con dei formatori esperti, in questo modo i ragazzi possono acquisire le competenze per lavorare in gruppo e per essere pronti ad entrare in un organizzazione.
Tutto questo percorso culmina al terzo anno con lo sviluppo della cultura di business sostenibile, è importante saper fare delle attività che poi non scaricano i costi sulla collettività o sull’ambiente.
È importante che i nostri giovani, siccome ci proietteranno nel futuro, sappiano creare una società con una qualità di vita migliore.
Ad Imperia è la prima fase del progetto, abbiamo cominciato a ottobre dell’anno scorso. Abbiamo però una lunga esperienza in Lombardia, l’anno scorso abbiamo fatto circa 3 mila giovani, avevamo 30 scuole e 124 classi.
Abbiamo quindi testato la replicabilità del progetto e quindi speriamo di poter fare questi numeri non solo a Imperia, ma in Liguria.
A Imperia abbiamo cominciato con il Liceo Amoretti, sia con la sede di Sanremo che questa di Imperia, avevamo 5 classi con un totale di 108 studenti. Cinque docenti referenti hanno costituito 20 team, perchè i ragazzi lavorano in team da 5 persone e in questo modo riusciamo a misurarli e loro imparano a relazionarsi tra di loro.
Imparano a relazionarsi tra gli altri gruppi, ma soprattutto col territorio, vanno a intervistare le persone che possono essere degli stakeholder oppure dei privati cittadini e comunque interfacciano i problemi di tutti i giorni”.
LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI FINALISTI
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