Dopo 6 anni di immobilismo, è stato smantellato il cantiere delle palazzine all’interno del porto turistico di Imperia. Gli operai della ditta che fa capo all’imprenditore Claudio Laferla hanno eseguito lo smaltimento dei materiali e lo smontaggio dei macchinari all’interno del cantiere.
Un’operazione a cui ha dato il via libera la curatela fallimentare della società Q5, incaricata della gestione del cantiere prima del fallimento. Su istanza della Go Imperia Srl (“lo stato di abbandono del materiale incide sul degrado cittadino e i procedimenti di ammaloramento dei beni potrebbero compromettere le matrici ambientali dell’area”) nella persona del legale Enrico Panero, la curatela ha accettato la proposta dell’imprenditore Laferla di “effettuare lo sgombero dell’area a fronte dell’assegnazione dei beni”.
Nel dettaglio, gli operai hanno lavorato per due giorni per smantellare le impalcature e i ponteggi delle palazzine e l’enorme gru che da anni era inattiva.
Nel cantiere tutto o quasi è rimasto immutato dal giorno in cui, nel lontano marzo 2012, Francesco Bellavista Caltagirone e Carlo Conti vennero arrestati dalla Polizia Postale nell’ambito di un’inchiesta per truffa aggravata ai danni dello Stato (in primo grado sono stati poi assolti, insieme a tutti gli altri imputati, e nelle prossime settimane è attesa la sentenza di Appello). Da quel momento all’interno del cantiere è come se il tempo si fosse fermato. Fino ai giorni scorsi, quando l’area è stata liberata e il cantiere smantellato.
Ancora incerto il futuro delle palazzine, rimaste ore completamente spoglie. L’ipotesi più plausibile è che vengano demolite, ma in tempi, riguardo, appaiono ancora molto lunghi.