Andrea Guglieri e Mimmo Bisso, esponenti del Comitato cittadino per la Legalità, hanno preso posizione in vista del consiglio comunale monotematico sulla GM in programma il prossimo 6 febbraio in Comune a Diano Marina.
“Il giorno 6 febbraio 2016, in previsione di attuare il piano di razionalizzazione delle partecipazioni esistenti in capo ai comuni, si tornerà a discutere in C.C. della G.M. Spa, sperando che non si ripeta quanto avvenuto negli ultimi due consigli. Non è possibile, infatti ignorare quel fatto increscioso con il quale la maggioranza ha cercato di nascondere in modo maldestro quanto contenuto nell’art. 2 dello Statuto che doveva essere discusso per adeguare l’oggetto sociale alla nuova legge Madia. L’art 2 citato doveva rappresentare il cuore delle modifiche. Che cosa è avvenuto? L’Amministrazione ha saltato proprio l’articolo succitato, lasciando inalterato l’oggetto scritto nel 2002 all’atto della costituzione della G.M. (con tutte le attività di tipo commerciale), sperando che nessuno se ne accorgesse. Quando nel Consiglio successivo un consigliere di opposizione faceva notare il pasticcio e chiedeva una correzione, la maggioranza sempre pronta a replicare, rimaneva paralizzata nella bocca e nel cervello , facendo finta che nulla fosse accaduto, a dimostrazione della non buona fede. Una caduta di stile , che non non potrà non avere ripercussione sul rapporto di fiducia tra esecutivo e minoranza .
In un Paese anglosassone, venuto meno il rapporto di fiducia, le dimissioni non sarebbero neppure poste in discussione. Purtroppo, invece, In Italia, la cultura politica è ben diversa e la furbizia è un valore assoluto. Siamo curiosi di vedere come si comporterà la maggioranza nel prossimo Consiglio, che dovrà decidere sul da farsi. Bene ha fatto il gruppo consiliare ‘Diano Riparte’ a chiedere una interpretazione autentica al Ministero che ha confezionato la legge. Ci rimane incomprensibile la mancata adesione formale alla suddetta richiesta da parte degli altri gruppi di maggioranza e di opposizione. Non si tratta di una atto politico o ideologico, bensì di un chiarimento tecnico che riguarda l’interesse della città”.