Tiziano Tomatis, segretario generale sanità Cgil-FP, ha inviato una nota stampa per lanciare l’allarme a causa della cancellazione delle consulenze psichiatrice notturne sia presso il Punto di Primo Intervento di Bordighera, che presso il Pronto Soccorso di San Remo.
“Ennesimo taglio a carico dei cittadini sia, per costi che, per servizi. A tre giorni o poco più dalla comunicazione, da parte della Regione, di voler privatizzare l’ospedale di Bordighera, ecco che, si avvertono le prime avvisaglie – scrive Tomatis – Da ieri spariscono dal Punto di Primo Intervento di Bordighera e dal Pronto Soccorso di San Remo le consulenze psichiatriche notturne pertanto gli utenti che malauguratamente si rivolgessero per bisogno nella notte saranno trasportati con un’ambulanza fino a Imperia e, li, saranno poi visitati.
Questa è frutto di una disposizione di servizio secondo la quale ‘tale organizzazione risponde in maniera più efficace alle esigenze del paziente’ . In data 30.01.17 il Direttore della Struttura Complessa della Salute Mentale sanremese comunica con una disposizione di servizio che, ‘a seguito di una criticità di personale medico, dispone la cessazione, in via temporanea e sperimentale, della Pronta disponibilità notturna sul Pronto Soccorso di San Remo e sul Punto di Primo Intervento di Bordighera’.
Più che una sperimentazione, visto che non si tende a migliorare, appare come un graduale inizio di smantellamento di ciò che di Pubblico non vorrebbe il Privato ma, questo è sicuramente un voler pensar male. Ma intanto a partire da oggi se un paziente necessita di consulenza psichiatrica nelle ore notturne, verrà portato in ambulanza fino ad Imperia dove riceverà la visita di uno specialista.
Infatti tutta questa sperimentazione determinerà in primis, grave disagio al paziente che, invece di ricevere immediata visita dovrà andare in due strutture diverse e distanti tra loro inoltre si creeranno disagi ai servizi di Pronto Soccorso e del Punto di Primo Intervento perchè, ogni che necessiterà, un infermiere dovrà accompagnare il paziente a Imperia. Pertanto non si può giustificare una disposizione del genere come una sperimentazione, ossia che porti dei miglioramenti, perchè da subito, si intuisce che è peggiorativa verso l’utenza tutta, visto che indebolisce il sistema assistenziale e verso i cittadini considerato che genera maggiori costi all’Azienda”.