È stato presentato questa mattina all’istituto G.Ruffini di Imperia alla presenza dell’assessore regionale alle politiche del lavoro Giovanni Berrino, al dirigente dell’ufficio pre l’impiego Alessio Saso e al preside dell’istituto Giovanni Poggio il progetto “Fixo – Scuola & Università” che si propone di colmare il divario che intercorre tra titolo di studio posseduto e richieste delle aziende/datori di lavoro, incoraggiando un’occupazione di qualità.
“Si tratta di un progetto – spiega Marella Botto coordinatrice del progetto – che sviluppa e aiuta a sostenere il placement all’interno di istituti scolastici e dell’Università. Quindi quel periodo particolare della transizione tra la scuola, lo studio e il lavoro, che va sicuramente accorciato.
In Liguria abbiamo avuto degli ottimi risultati perchè hanno risposto 15 istituti tecnici e professionali, tra cui il Ruffini di Imperia, in modo molto attivo.
Il progetto si rivolge quindi ai diplomati, che nella scuola possono avere le prime risposte per accedere alle politiche attive del lavoro, anche attraverso Garanzia Giovani”.
IL PRESIDE GIOVANNI POGGIO
“Il progetto Fixo per adesso qui sono interessati direttamente i ragazzi dell’istituto Ruffini, comunque sia l’iniziativa è aperta a tutti i diplomati del territorio.
C’è la possibilità di monitorare in maniera lungimirante le attenzioni e le competenze che i ragazzi maturano. C’è l’opportunità di andare a intercettare, in collaborazione con la Camera di Commercio e con tutti gli enti che svolgono l’intervento di formazione sul territorio, i bisogni e le necessità di tutte le aziende.
C’è finalmente la possibilità di mettere in contatto e realizzare alcune opportunità dei ragazzi in maniera sistematica.
Qui abbiamo circa una ventina di ragazzi, però questa mattina presentiamo l’iniziativa al territorio e ci auguriamo che l’iniziativa di oggi possa fare da volano per il futuro.
I colloqui orientativi si potranno svolgere, previo appuntamento, presso l’istituto Ruffini con la professoressa Ferrero, che è incaricata e formata per poter operare in questo senso”.
L’ASSESSORE REGIONALE ALLE POLITICHE DEL LAVORO GIOVANNI BERRINO
“È un’iniziativa interessante. I giovani sono il nostro futuro, ma un futuro a questi giovani bisogna darglielo.
Visti gli ultimi dati della disoccupazione giovanile sia in Italia, che in Liguria è chiaro che il problema bisogna porselo. Oltre che studiare le cause di questa disoccupazione giovanile, bisogna vedere anche nel concreto, nel tempo immediato e a medio termine che cosa si può fare.
La Regione insieme al Governo mediante Garanzia Giovani è già intervenuta in passato e proprio domani sarò a Roma dal ministro Poletti per ricontrattare la seconda fase, oppure come si suol dire ‘Garanzia Giovani 2.0’, per vedere quanto finanziamento spetterà alla Regione Liguria, sperando che sia cospicuo in relazione alla percentuale di disoccupati under 27 che sono appunto presenti sul n ostro territorio.
La regione ha messo in campo una serie di progetti , di cui quello per le aree di crisi che coinvolge anche il territorio di Imperia e della Statale 28 e valida anche per i giovani.
Diciamo sempre che la disoccupazione giovanile è una piaga grave e se sommata alla disoccupazione dei 40, e quindi alla disoccupazione genitoriale, diventa quasi una tragedia.
Fatti concreti per cercare di andare in contro, non solo con interventi appunto come quello di Garanzia Giovani, ma anche con una collaborazione stretta con gli enti di formazione e con gli istituti scolastici, con le università, per dare un futuro e per indirizzare al meglio già dal momento della scelta secondaria il futuro dei nostri giovani”.
IL RESPONSABILE DEL CENTRO PER L’IMPIEGO ALESSIO SASO
“Uno dei grossi problemi che abbiamo nella nostra Regione, ma ingenerale in tutta Italia, è quello della disoccupazione giovanile. Una delle radici del problema è legata al mancato coordinamento efficiente tra quella che è l’istruzione che danno le scuole, l’università e gli enti di formazione, il mondo del lavoro e quindi le richieste concrete delle imprese e anche con il coordinamento dei centri dell’impiego che deve essere senz’altro implementato.
A prescindere che la Liguria ottenga uno sviluppo economico incisivo per dare più posti di lavoro, abbiamo anche un altro problema che è quello che le persone, le qualifiche, i profili professionali che cercano le imprese spesso non corrispondono a quello che il mercato del lavoro è in grado di offrire.
L’istruzione scolastica, universitaria, la formazione degli enti deve essere più attenta a quelle che sono le esigenze e le richieste delle imprese.
Le imprese devono anche tener conto che svolgono una funzione sociale e che quindi in qualche modo il periodo di formazione in azienda, che aiuti la persona a raggiungere livelli di efficienza cui l’azienda spirano, è altrettanto necessario.
Ci vuole un incontro tra tutte queste realtà e il progetto Fixo, Crescere in Digitale, Garanzia Giovani sono centrati proprio su quest’aspetto. Su fornire orientamento e possibilità di tirocinio di work experience in azienda a ragazzi che ancora hanno bisogno di completare la loro formazione per essere realmente in grado di svolgere la loro funzione nell’impresa”.
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