22 Novembre 2024 08:35

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22 Novembre 2024 08:35

DIANO MARINA. DIFFAMAZIONE VIA FACEBOOK. LA “QUERELLE” TRA PIPPO MANDUCA E IL VICE COMANDANTE DELLA MUNICIPALE MISTRETTA FA GIURISPRUDENZA / LA SENTENZA

In breve: Una sentenza che farà di certo discutere e che va in contrasto contro l'orientamento generale seguito dai magistrati fino a oggi.

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Diano Marina. La querelle tra il commissario capo della Polizia Municipale Franco Mistretta e l’esponente di “Diano Futura” Agrippino “Pippo” Manduca (69 anni) è divenuto un caso da giurisprudenza. Infatti nei giorni scorsi sul sito della Corte di Cassazione è apparsa la sentenza della quinta sezione sul ricorso presentato dall’ex Procuratore Capo Giuseppa Geremia nei confronti della decisione del Giudice per l’udienza preliminare Massimiliano Botti che aveva restituito al PM gli atti relativi a un presunto caso di diffamazione via “Facebook” commesso da Manduca, per mezzo della sua pagina personale sul social network, nei confronti di Mistretta nell’agosto del 2013. Manduca aveva creato sulla sua pagina facebook una vera e propria rubrica denominata “Avoiubenadian” attraverso la quale criticava aspramente i vertici della polizia municipale e l’amministrazione comunale dell’epoca. 

In particolare il giudice sostenne che il PM avrebbe dovuto provvedere ad una citazione diretta a giudizio di Manduca in quanto il reato non era ascrivibile alla legge sulla stampa punibile con una pena massima di 6 anni di reclusione, ma di semplice diffamazione aggravata dal “mezzo di pubblicità” (pena massima 3 anni, ndr). La Geremia fece appello alla Cassazione che nella sentenza con la quale ha bocciato il ricorso ha sostenuto che la diffamazione via Facebook è sì punibile ai sensi del comma 3 dell’art. 595 (diffamazione) ma solo nella seconda ipotesi: non “stampa” ma “altro mezzo di pubblicità”. Una sentenza che farà di certo discutere e che va in contrasto contro l’orientamento generale seguito dai magistrati fino a oggi. Probabilmente necessiterà un pronunciamento delle Sezioni Unite per fare chiarezza sulla questione.

 

 

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