Accusato di ricettazione di opere d’arte, viene condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione. È questa la sentenza nei confronti di un 81enne, G.A. difeso dell’avvocato Roberto Vigneri, pronunciata oggi, martedì 7 febbraio, dal giudice Caterina Lungaro, al Tribunale di Imperia, davanti al Pm Tiziana Berlinguer.
L’81enne era accusato di aver acquistato (o ricevuto), al fine di procurarsi un profitto, 4 reperti di natura archeologica riconducibili a scavi clandestini o a furti, poi esposti su una bancarella al mercatino di antiquariato di Ventimiglia.
In particolare, i reperti, analizzati dalla Soprintendenza Archeologica delle Liguria, consistevano in una lucerna in terra sigillata, una statuina in terracotta, un frammento di bronzo e un frammento di laterizio. A seguito dei controlli, è emerso che 3 dei reperti erano falsi, mentre la statuina in terracotta possibilmente autentica.
L‘uomo era accusato anche di contraffazione di opere d’arte, per la detenzione di 10 oggetti di interesse archeologico esposti in vendita, in particolare 8 lucerne in terracotta, una maschera in terracotta e una statuina femminile in terracotta. Per questo reato, però, l’81enne è stato assolto, poichè non sarebbe stato a conoscenza dell’autenticità delle opere. Sulla bancarella, infatti, era esposto anche un cartello che riportava la scritta “Copie”.
