Il Comune di Imperia, tramite il Sindaco Carlo Capacci, ha inoltrato al Prefetto Silvana Tizzano una formale richiesta di espulsione dall’Italia di due clochard, un uomo e una donna, di nazionalità straniera (Polonia e Romania) che da tempo bivaccano sotto i portici di Oneglia.
Ad annunciarlo al nostro giornale lo stesso primo cittadino, interpellato appunto in merito ai continui interventi dei soccorsi e delle forze dell’ordine sotto i portici di Oneglia per via di clochard o urbiachi, in stato confusionale o in atteggiamenti molesti (in alcuni casi puniti anche con condanne in tribunale).
“Ci sono alcuni soggetti recidivi piu volte identificati, di nazionalita straniera, per i quali ho inoltrato personalmente al Prefetto richiesta di espulsione dal territorio italiano – ha dichiarato il Sindaco Capacci – Per i due soggetti in questione abbiamo raggiunto il numero di controlli massimo previsto dalla legge”.
Per quanto concerne i provvedimenti da adottare in futuro in tema di ordine pubblico, Capacci aggiunge: “Non si possono fare ordinanze specifiche. Stiamo studiando soluzioni alternative”.
Sono infatti ormai all’ordine del giorno gli interventi della Polizia Municipale, dei Carabinieri, della Polizia, di ambulanze e 118, causa della necessità di soccorrere clochard in stato di alterazione alcolica o in stato confusionale. Solo ieri, mercoledì 8 febbraio, si è verificato l’ultimo intervento nei confronti di una clochard trovata priva di sensi sotto i portici di via della Repubblica. La settimana scorsa, invece, i militi della Croce Rossa sono dovuti intervenire 3 volte in un solo giorno, per soccorrere due senzatetto in evidente stato di ubriachezza, nonostante continuassero a rifiutare il ricovero. Uno dei due clochard, un’ora dopo essersi rifiutato di andare all’Ospedale, è sbattuto a terra procurandosi un trauma facciale.
PINO DE BONIS, ASSESSORE ALLA POLIZIA MUNICIPALE
“Se qualcuno chiama la Polizia Municipale, gli agenti intervengono – spiega l’Assessore alla Polizia Municipale Pino De Bonis – Il problema di fondo è trovare una soluzione di accoglienza, una location dove poter ospitare queste persone. Bisogna tenere conto che molto spesso si tratta di persone che scelgono questa condizione come “stile di vita” e difficilmente è possibile riuscire ad accompagnarli in una struttura. Molte volte, infatti, rifiutano anche il ricovero ospedaliero. Poi c’è anche il discorso dei falsi mendicanti, magari extracomunitari sfruttati da qualche organizzazione, e questo è ancora un altro tipo di intervento.
In ogni caso, questo fenomeno non riguarda solo Imperia. Girando l’Italia, ovunque ci sono mendicanti per le strade, è un problema fisiologico. L’intervento solamente “repressivo” della Polizia Municipale spesso non è molto utile, perchè, anche se queste persone vengono allontanate, dopo che la volante gira l’angolo, ritornano allo stesso posto. Mi auguro quindi che si possano trovare soluzioni a lungo raggio, per trovare un’accoglienza per i senzatetto.
Per quanto riguarda i problema dei costi degli interventi della Polizia Municipale quando ci sono questo tipo di emergenze, evidenziati da alcuni cittadini, affermo che non c’è alcuna spesa suppletiva. Se gli agenti sono in servizio, un’attività come questa fa parte del normale lavoro quotidiano”.
FABRIZIO RISSO, ASSESSORE AI SERVIZI SOCIALI
“Il Comune può fare la sua parte per quanto riguarda l’aspetto sociale della questione. Il fatto è che gli assistenti sociali possono intervenire solo in presenza di una richiesta volontaria di aiuto o di sostegno da parte del diretto interessato. Non si può procedere in modo coercitivo. Spesso si tratta di persone che scelgono la strada come casa. Se non sbaglio, infatti, è già successo che anche con la Caritas aperta, quindi con la possibilità di dormire in un posto caldo e coperto, molti clochard hanno passato la notte all’aperto. La Caritas eroga servizi di assistenza, con la consegna di indumenti e pacchi viveri. Per tutto il resto è necessario che siano le persone stesse a chiedere aiuto. Per quanto riguarda l’esasperazione dei cittadini, disturbati dai comportamenti di queste persone, quello è un problema di ordine pubblico e va affrontato in un altro modo”.