27 Dicembre 2024 04:39

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Il COMUNE DI DIANO MARINA NEL MIRINO DELL’ANTIMAFIA DI GENOVA – Si ipotizzano condizionamenti e infiltrazioni, ascoltati amministratori, dipendenti e imprenditori

 

dda diano marina

DIANO MARINA – Prosegue a pieno ritmo l’attività investigativa della Squadra Mobile della Questura di Imperia nel Comune di Diano Marina.Negli ultimi giorni, infatti, gli inquirenti hanno più volte visitato gli uffici comunali e quelli del comando della polizia municipale locale acquisendo materiale ritenuto utile all’indagine. Tale attività riguarda gli sviluppi dell’ultimo filone delle indagini sull’amministrazione Chiappori che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati proprio il primo cittadino della città degli aranci con l’accusa di tentato abuso d’ufficio per aver fatto “pressioni” ad un agente della polizia municipale al fine di non far multare un commerciante.

Prima di lui sono finiti nei guai il fedelissimo ex assessore all’arredo urbano Bruno Manitta e tre operai comunali con l’accusa di falso, peculato e abuso d’ufficio (per Manitta) e truffa (per gli operai,ndr). Ancor prima, con l’ ipotesi di reato di abuso d’ufficio, è finito nel registro degli indagati il segretario comunale Antonino Germanotta nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti.

Secondo alcune indiscrezioni, gli innumerevoli blitz a palazzo civico da parte degli uomini coordinati dall’ispettore capo Massimiliano Russo farebbero parte di un’indagine condotta dalla DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) di Genova iniziata nel 2011. Nei mesi scorsi, infatti, gli inquirenti hanno ascoltato come persone informate sui fatti alcune persone tra amministratori, dirigenti, dipendenti comunali ma anche commercianti e imprenditori.

Dalla Procura della Repubblica di Imperia e dalla Questura non trapela nulla ma secondo i “bene informati”, i  P.M. dell’antimafia sospettano che l’amministrazione comunale in carica possa aver subito condizionamenti da parte di esponenti legati ad associazioni criminali come l ‘ndrangheta e la mafia.

Non è la prima volta, infatti, che nel golfo dianese si parla di criminalità organizzata e di famiglie, in particolare di origine calabrese, legate alle ‘ndrine calabresi. Se i Magistrati dovessero riuscire a confermare tale ipotesi in base ai riscontri investigativi, il comune di Diano Marina, dopo quello di Bordighera e di Ventimiglia correrebbe il rischio di un commissariamento giudiziario. 

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