Luigi Diego Elena, Consigliere PD nel comune di Cervo, continua le sue proposte per valorizzare a livello culturale la perla del barocco ligure, Cervo.
“Coinvolgendo l’Università di Genova si potrebbero tenere anche a Cervo IM a palazzo Viale, la perla del barocco del ponente ligure,le giornate che il 27 e il 28 marzo l’Università Sapienza organizza in ordine al progetto di studio ‘Cultura e società in età barocca’, promosso da ENBaCH (European Network for Baroque Cultural Heritage). Il progetto, avviato nel giugno 2009, ha visto coinvolte otto università europee (Universitat de Barcelona, Technische Universität Dresden, Ernst-Moritz-Arndt-Universität Greifswald, Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales – Paris, Sapienza Università di Roma, Università degli Studi di Teramo, Uniwersytet Warszawski, Medizinische Universität Wien).
Nel corso delle due giornate di marzo presso l’Università Sapienza verranno discussi i risultati delle ricerche condotte dalle singole università ed esaminati vari aspetti dell’età barocca, a partire da angolazioni disciplinari diverse: dalla storia politica alla letteratura, dalla società all’arte, dalla musica alla scienza. Lo spirito del progetto è quello di fare emergere l’aspetto comunicativo del Barocco che, a differenza di altri periodi storici, si caratterizza per la grande mobilità delle maestranze e per gli accresciuti scambi tra intellettuali, per la circolazione, relativamente più facile, di manufatti, libri e opere grafiche.
Su questo elemento hanno lavorato le università coinvolte nel progetto: alcune (Barcellona, Greifswald, Parigi, Roma, Teramo) hanno studiato gli spostamenti di artisti e letterati, ma anche di viceré, diplomatici, medici, informatori o spie, più o meno ufficiali. Altre (Dresda, Greifswald, Vienna) si sono concentrate sulla circolazione di manufatti e di immagini di manufatti, eventualmente utilizzabili come modelli da maestranze diverse da quelle del luogo di origine. Altre ancora hanno privilegiato il piano della circolazione delle idee, veicolate da libri o da persone (Parigi, Roma, Teramo, Varsavia, Vienna). E ancora altre hanno lavorato sulla circolazione di allestimenti cerimoniali o scenici: dai rituali religiosi alle messe in scena teatrali (Dresda, Roma, Teramo).
È un’idea di certo ambiziosa, ma in linea con l’investimento sulla cultura centro gravitazionale per ogni attività del nostro Borgo.
Un giustificato orgoglio per una CERVO che si propone definitivamente quale Borgo sperimentale propulsivo culturale e vera novità, nel metodo e nel merito di concepirlo organizzarlo e realizzarlo. Un Borgo culturale senza soluzione di continuità per tutto l’anno e per ogni anno a seguire”.