Sacrilegio della UE, che beffa pure i liguri e, ancora una volta, non fa gli interessi dei lavoratori e delle aziende italiane. Forza Italia e Partito democratico oggi a Strasburgo hanno votato a favore dell’accordo truffa che mette in pericolo anche il pesto alla genovese.
Il Parlamento europeo ha infatti approvato l’accordo di libero scambio fra UE e Canada (CETA) con 408 voti favorevoli, 254 contrari e 33 astenuti. Via tutti i dazi e le barriere ai prodotti nordamericani, anche taroccati come il finto “parmesan cheese”. Nella rete della UE rischiano di cadere quasi tutti i prodotti Dop, Igp e Doc, anche della Liguria: Basilico genovese, Olio extravergine di oliva “Riviera Ligure”, Acciughe sotto sale del Mar Ligure, Focaccia col formaggio di Recco, i vini delle Colline savonesi e del Genovesato, Liguria di Levante, Terrazze dell’imperiese (Rossese di Dolceacqua, Sciacchetrà delle Cinque Terre, Ormeasco di Pornassio, i nettari dei Colli di Luni, Levanto, Tigullio e Portofino, Val Polcevera).
“Abbiamo presentato un’interrogazione e depositeremo un ordine del giorno – spiega il capogruppo regionale del Carroccio Alessandro Piana – perché ciò che è stato approvato oggi dalla UE è una vergogna. Con l’accordo truffa si consente una concorrenza sleale e scorretta. In Italia sono decine di migliaia i posti di lavoro in gioco. In Liguria alcune migliaia. Preoccupa il futuro delle nostre piccole aziende, soprattutto nel comparto agroalimentare, che con grandi sacrifici pagano caro il costo del lavoro, le tasse, gli adempimenti di natura burocratico-sanitaria, ma con serietà ed impegno garantiscono occupazione e prodotti di eccellenza.
Se a livello europeo Forza Italia e Pd stanno già costituendo il partito unico e favoriscono le multinazionali, a rimetterci saranno solo i lavoratori e le aziende sul territorio. L’europarlamentare del Pd eletta in Liguria, la genovese Renata Briano, non ha fatto nulla per evitare questo disastro. La Lega con Salvini, invece, ha votato compattamente per il no all’accordo truffa che avvantaggerà poche multinazionali ai danni di imprenditori, agricoltori e consumatori italiani e liguri. II pesto non originale, la carne agli ormoni , i falsi prosciutti e formaggi italiani li facciano mangiare ai loro figli”.
C.S.