“Il Movimento 5 Stelle di Sanremo ha scoperto che lunedì 20 febbraio 2017 alle ore 12 si riunirà il Consiglio Provinciale ad Imperia e all’O.d.G. hanno inserito:
“ Proposta in project financing per la realizzazione di un impianto integrato di trattamento, recupero e valorizzazione di rifiuti solidi urbani della Provincia di Imperia, sito in località Colli, nel Comune di Taggia. Valutazione di Pubblico Interesse.”
Come al solito le decisioni verranno prese senza la condivisione con la cittadinanza, senza la valutazione di scenari alternativi e i cittadini dovranno subire scelte calate dall’alto – A scriverlo è il Movimento 5 Stelle di Sanremo, con una nota stampa.
Il M5S Sanremo prosegue – è assolutamente contrario alla realizzazione di questo nuovo biodigestore e ha preparato un video con le considerazioni in merito del dottor Marco Grondacci giurista ambientale.
https://youtu.be/Fgofo0Qx3DA
Il M5S Sanremo è molto preoccupato della possibilità che questo biodigestore possa essere realizzato dal momento che non è assolutamente la soluzione più idonea.
No al biodigestore perché è sovradimensionato, è troppo costoso, avrà una discarica di servizio (un’altra, oltre le sei già esistenti) dalla capacità complessiva di circa 730mila metri cubi, non è vero che utilizzerà le più moderne tecnologie, privilegia il recupero di energia e non quello di materia, non è un impianto flessibile, è un project financing con il coinvolgimento dei privati.
Ci sono i rischi potenziali (come per ogni biodigestore, come sottolinea il Dottor Grondacci) rischio ad agenti chimici cancerogeni, rischio biologico, rischio implosivo legato al biogas e al suo trattamento, inoltre le emissioni odorigene saranno un gravissimo problema.
Nel principio di gerarchia introdotto dall’Unione Europea per la gestione dei rifiuti il biodigestone è al quarto posto insieme ai termovalorizzatori, prima solo dello smaltimento in discarica.
Il M5S Sanremo chiede ai Sindaci di informarsi, di valutare, prima di votare un interesse pubblico che non esiste dal momento che questa scelta non è stata condivisa con la cittadinanza e sarà estremamente impattante per la qualità della vita dei cittadini”.