18 Novembre 2024 06:23

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18 Novembre 2024 06:23

RANISE (FI) REPLICA A GIORDANO (PD): “Ci sono stati errori? Probabile, ma certamente solo chi non fa nulla non sbaglia mai”

Antonello Ranise

Antonello Ranise, coordinatore comunale di FI,  replica puntualmente all’intervento di Riccardo Giordano, capogruppo PD in Provincia.

“Nel leggere il lungo e articolato intervento di Riccardo Giordano, che si dice “sbigottito” dalle mie dichiarazioni relative al degrado del nostro territorio e al ruolo di Claudio Scajola (oggi più che mai c’è bisogno di una personalità politica di riferimento nazionale, sostenevo nel pezzo), ho pensato che potrei ribaltare tranquillamente il discorso e dire che, al di là della lealtà e dello spirito di appartenenza, sempre apprezzabile in un periodo di opportunismi e sciacallaggi vari, le cose stanno diversamente da come egli le rappresenta.  

Anch’io lo reputo persona intelligente, per cui ripropongo alcune osservazioni  supportate da fatti verificabili e sotto gli occhi di tutti. Prima però una premessa: io amo parlare chiaro, ma nel rispetto delle persone, chi viceversa è mosso da odio preconcetto (e non è certo il caso di Giordano), non si mette mai in discussione, per cui diventa inutile qualsiasi argomentazione. Giordano parla di politica vecchia e superata:  faccio sommessamente notare che detto da un esponente del PD, partito che sta dando proprio in questi giorni uno spettacolo degno del peggio della prima Repubblica (vedi vicenda Renzi – Letta, con tanto di  tradimenti e imboscate di ogni risma, una “mannaia crudele e senza sconti” nel nome del potere, per dirla come Scalfari, non certo sospetto di simpatie per FI), suona quasi come grottesco.

Ma veniamo al punto centrale: il tema è lo sviluppo di un territorio obiettivamente in grave sofferenza. Ora, è perfino inutile sottolineare che la nostra ricchezza risiede nelle bellezze naturali e  nelle peculiarità paesaggistiche. Nel contempo, la crisi del settore industriale che tradizionalmente operava nella nostra provincia esigeva nuove soluzioni. Da qui l’idea di uno sviluppo turistico come fonte di ricchezza e di occupazione (basti pensare alla vicina Costa Azzurra). Questa l’intuizione di Scajola e la politica delle amministrazioni guidate da Forza Italia. E qui la sinistra non ha certo le carte in regola, avendo da sempre storicamente (e talora direi fieramente) osteggiato tale progetto (basti ricordare il no al porto turistico di Imperia, ma gli esempi sarebbero molti) a favore di modelli superati e anacronistici.

Da queste premesse si è partito, con tutte le difficoltà e le complessità facilmente immaginabili, per dare una concreta “chance” di crescita turistica, non solo sulla costa, ma anche nel territorio montano, dove risiedono più vive le nostre tradizioni culturali. A qualcuno da fastidio sentirlo dire, ma nel decennio 2000-2010, sono arrivati più finanziamenti per il nostro territorio che nei precedenti anni di storia repubblicana.  E non è avvenuto per caso. Per quanto riguarda poi l’entroterra, la polemica appare davvero ingenerosa: lo sforzo in tal senso è stato ingente, proprio nel migliorare le infrastrutture, si pensi ai  lavori per la messa in sicurezza di tutti i corsi d’acqua (31 milioni di euro), agli interventi sulla rete stradale (oltre 900 Km, per 37 milioni di euro), all’incentivazione e alla valorizzazione delle tradizioni dei borghi. La Provincia è poi andata in dissesto finanziario quando la Regione ha unilateralmente cessato di trasferire i fondi che le doveva in materia di turismo, difesa del suolo, formazione professionale e centri impiego. Capisco la polemica di parte, ma questi sono i fatti, e non si possono mistificare. Ci sono stati errori? Probabile, ma certamente solo chi non fa nulla non sbaglia mai”

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