Un esemplare maturo di totano volatore rosso (ommastrephes bartramii) del peso di circa 6 kg si è spiaggiato alcuni giorni fa sul bagnasciuga di una spiaggia di Diano Marina, davanti alla sede della Croce Rossa.
A notare il mollusco spiaggiato è stato un passante che ha contattato il 1530. Sul posto è arrivato il personale della delegazione di spiaggia della Capitaneria di Porto di Imperia. L’esemplare è stato quindi trasportato presso la sede dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Imperia per gli accertamenti del caso.
Il totano volatore rosso è una specie cosmopolita presente nelle acque subtropicali e temperate degli oceani. Nel mare Mediterraneo risulta di difficile reperimento . Le poche informazioni finora raccolte sono dovute ad esemplari catturati accidentalmente oppure spiaggiati come in questo caso.
L’istituto zoo profilattico sperimentale di Imperia è punto di riferimento per il progetto di genotipizzazione dei pesci del mediterraneo. Significa che esiste una banca dati del DNA di tutte le specie ittiche che vivono nel mediterraneo. Questo è un esemplare nuovo, quindi è stato genotipizzato per la prima volta e inserito nella banca dati creando un bar code specifico.
La carcassa, come da prassi in questi casi, è stata consegnata al dr. Fulvio Garibaldi, biologo dell’università di Genova, per gli accertamenti scientifici del caso nella speranza di fornire una spiegazione circa le cause di questi spiaggiamenti.
Il totano volatore rosso è un abile nuotatore che compie importanti spostamenti orizzontali giornalieri di 5–10 km . Di giorno vive negli strati più profondi, di notte si sposta verso la superficie. Si ciba di piccoli pesci e di altri cefalopodi ed è preda di pesci di grandi dimensioni ( pesce spada, marlin e tonni ), squali e mammiferi marini. Come quasi tutte le specie di cefalopodi vive circa un anno durante il quale completa il ciclo riproduttivo a cui fa seguito la morte.
Il fenomeno dello spiaggiamento di cefalopodi nella nostra zona non è raro ed è generalmente associato a giornate di vento di scirocco che soffa dal mare verso nord.
Tuttavia nel caso specifico non si può escludere che il raggiungimento di acque basse da parte dell’animale, presumibilmente in seguito a predazione o a fuga di predatori, possa essersi concluso fatalmente “volando” a secco sulla riva.
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