“Altri due euro per esercitare un mio diritto? No grazie, i due euro mi servono per comprare il pane”. Sono queste le parole che si sono sentiti dire alcuni esponenti del Partito Democratico di Imperia, ieri mattina, al circolo di via San Maurizio. A inscenare la protesta è stato Giuseppe Franciosi, 49 anni, candidato nelle fila del Partito Democratico alle scorse elezioni amministrative che si è rifiutato di votare alle primarie per eleggere il segretario regionale del partito a fronte della richiesta di 2 euro.
Le primarie per l’elezione del segretario regionale arrivano a soli due mesi dalle primarie nazionali che hanno registrato il trionfo di Matteo Renzi. Anche in quell’occasione gli elettori hanno dovuto versare 2 euro al partito. Bocciata dal candidato cuperliano Giovanni Lunardon la proposta dei suoi avversari, Cavarra e Gaggero, di non far pagare i due euro per votare.
“Mi sono stati chiesti due euro per votare – ha detto Giuseppe Franciosi – ma mi sono rifiutato di darglieli. Uno si è offerto di pagare per me ma gli ho risposto che è un mio diritto votare essendo tesserato. Non mi hanno fatto votare, gli ho ribadito che i due euro mi servono per il pane. Il partito, a livello locale, è manipolato da pochi e da alcune famiglie”.