25 Dicembre 2024 07:35

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DA DIANO MARINA A BOLOGNA, CON LA PASSIONE PER LA MUSICA. “ALO” SCRIVE LA SUA PRIMA CANZONE “4AFRIEND”:”L’HO CREATA IN UNA SOLA NOTTE. È DEDICATA A…”/LA STORIA

In breve: Il suo nome d'arte è "Alo", ha 23 anni e ha una passione per la musica che si è appena trasformata in una vera e propria canzone.

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Il suo nome d’arte è “Alo”, ha 23 anni e ha una passione per la musica che si è appena trasformata in una vera e propria canzone. Parliamo di Alessandro Casini, dianese, laureando in Lingue e Letterature Straniere a Bologna, che il 17 febbraio 2017 ha realizzato il video musicale della sua prima canzone, intitolata “4AFriend”.

Il giovane cantautore vanta già numerose collaborazioni con diversi artisti molto apprezzati, come Med’Uza, Frank Siciliano e The Mixtapers, ma ora è riuscito avverare il suo sogno di vedere realizzata una produzione completamente sua.

DI COSA PARLA “4AFRIEND”?

“È nata in una sera in cui ero particolarmente emozionato per una notizia che riguardava un mio amico, che per me è come un fratello. Ho scritto 4AFRIEND in una sola notte. Sono entrato in studio da solo alle otto di sera, con il cuore pieno di nodi, e mi sono seduto vicino alla tastiera. Da lì è uscito tutto il resto. Sono uscito alle 8 di mattina e non mi sentivo più solo. Il legame che mi lega a questa persona mi ha reso la persona che sono oggi. Volevo quindi esprimere la mia gratitudine e il mio affetto verso di lui attraverso la musica. La persona di cui parlo è il mio grande amico, che considero fratello, Andrea Rubino, conosciuto a Bologna, con il quale ho suonato in tanti progetti e grazie al quale ho imparato tantissimo, accanto a bravissimi artisti nel circolo della città”.

A CHI È RIVOLTA QUESTA CANZONE?

“4AFRIEND è per chi pensava di essere figlio unico e sulla strada ha incontrato i propri fratelli e sorelle, per chi pensava di essere solo ma ha scoperto di avere una famiglia più grande. Per chi conserva il ricordo forte di un amico, di una storia, di un amore che gli da la forza di sognare. 4AFRIEND è per tutti i miei maestri, ai quali sono grato e di cui conservo i preziosi insegnamenti. In questa canzone c’è un pezzo di ognuno di voi“.

PARLACI DI COLORO CHE SONO STATI I TUOI PUNTI DI RIFERIMENTO NEL PERCORSO ARTISTICO CHE HAI AFFRONTATO.

“Ho tre grandi punti di riferimento. Sono sempre stato appassionato di musica fin da piccolo, ma lo slancio l’ho avuto sicuramente a 12 anni, quando sono entrato in una compagnia di teatro della showgirl Francesca De Rose, e insieme a lei abbiamo girato l’Italia per 5 anni. È stata lei a mettermi su un palco e a farmi entrare in questo mondo.

In seguito, finito il Liceo Linguistico C. Amoretti di Imperia, sono andato a Bologna a studiare lingue straniere, l’inglese infatti è una mia grande passione e amo scrivere lyrics in questa lingua. Studiando e vivendo a Bologna, ho avuto la fortuna di incontrare tantissime persone che mi hanno ispirato e accompagnato nel mondo della musica, fino ad arrivare a questo momento. Tra gli altri ho incontrato Dj Luigi, un grande artista che ascoltavo da quando ero a Imperia. È stato un onore conoscerlo e poi collaborare con lui. Senza il suo aiuto non sarei dove sono ora.

Infine, il terzo grande maestro è Laverne Jackson, un artista di Chicago conosciuto a Bologna, con il quale ho creato un legame molto bello in questi ultimi due anni. Lui mi ha fatto capire cosa significa cantare. Cantare non è solo aprire la bocca e far uscire un suono, bensì è respirazione e interpretazione. È un messaggio a chi lo stai cantando, sono emozioni”.

UNA CURIOSITÀ, PERCHÉ IL NOME “ALO”?

“Alo è un nome che mi porto dietro da quando avevo 10/11 anni. Me lo diede una mia compagna di classe, ma onestamente non ricordo nemmeno chi. So solo che da quel giorno è diventato il mio secondo nome”.

IL 17 FEBBRAIO È USCITO IL VIDEO DELLA CANZONE. COME LO AVETE REALIZZATO?

“Il video è stato diretto da una ragazza di Imperia, Megan Stancanelli, una dei creatori del canale Interno14, di cui il vostro giornale ha già parlato. Ho scelto come location la stazione centrale di Bologna, perchè mi piaceva molto a livello geometrico ed esteticoMe lo immaginavo lì. È molto accattivante come luogo. Abbiamo fatto due giornate di riprese molto intense e molto divertenti”.

CHI ALTRO HA COLLABORATO AL PROGETTO?

“Al basso c’è Salvatore “Messico” Lauriola, alla batteria Marco Frattini. La chitarra e gli effetti sono di Andrea Rubino (AL 2’O’3), mentre il produttore esecutivo è Dumbo Beat. Fabrizio Fiorilli ha mixato la traccia. Ultimo, non certamente per importanza, è il contributo di Sabir Mateen, grande musicista americano, che ha dato un tocco jazz alla canzone, che in realtà nasce come pop”.

E ADESSO?

“Adesso ho avviato questo progetto e non si fermerà. In questi giorni ho incontrato una casa di produzione video che ha già lavorato per Dolcenera e altri grandi artisti. Ho un nuovo video in mente e ho discusso la realizzazione. Ho anche contattato un coreografo di Firenze. Quello che mi piace, infatti, è creare uno show di intrattenimento e, nel prossimo video, ci saranno legate più discipline. Organizzerò sicuramente esibizioni dal vivo. Sono già in contatto con alcune realtà del ponente ligure e una in Toscana per dei festival estivi, e non vedo l’ora che arrivi il momento di esibirmi di nuovo live sul palco”.

ECCO IL VIDEO:

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