5 Novembre 2024 03:21

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5 Novembre 2024 03:21

IMPERIA. MENSE SCOLASTICHE, IL NEO AMMINISTRATORE DELLA SERIS COSTANTINI PENSA A DUE GRANDI NOVITÀ:”UN SOLO PUNTO COTTURA E BUONI PASTO ONLINE”/L’INTERVISTA

In breve: ImperiaPost ha incontrato Vincenzo Costantini, il neo amministratore unico della Seris, la società al 100% comunale che gestisce il servizio di refezione scolastica

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ImperiaPost ha incontrato Vincenzo Costantini, il neo amministratore unico della Seris, la società al 100% comunale che gestisce il servizio di refezione scolastica. Costantini che, ha preso le redini della Seris circa due mesi fa, dopo il passo indietro di Pietro Salvo, nel corso di una lunga intervista rilasciata al nostro giornale ha snocciolato i punti positivi e le criticità della Seris, avanzando anche due importanti proposte per il futuro, i buoni pasto online (oggi cartacei, consegnati a mano) e un unico punto cottura (oggi sono 11).

Dott. Costantini, che idea s’è fatto del suo nuovo incarico come gestore della refezione nelle scuole?

Da due mesi sono in carica in qualità di Amministratore Unico della SERIS Srl, la società interamente partecipata del Comune di Imperia che si occupa di fornire alla città il servizio di refezione scolastica per le scuole primarie. Mi sono quindi confrontato con una struttura complessa, articolata su 11 punti cottura ed altri 6 refettori, che registra circa 2.400 iscritti e ogni giorno di scuola prepara e distribuisce una media di 1.000 pasti, con punte di 1.400 nei giorni di rientro pomeridiano”.

Quali sono i margini di miglioramento delle prestazioni rese alla città?

“Con 67 dipendenti, la Seris svolge il suo compito con grande professionalità e partecipazione al senso ultimo del servizio, ovvero quello di fornire non solo un sano ristoro alimentare ai piccoli imperiesi, ma anche un momento di positiva aggregazione sociale, dove il cibo risulta una componente essenziale di un percorso educativo più articolato, che coinvolge anche il personale direttivo, docente e ausiliario delle scuole, oltre che le famiglie degli alunni.

La società cura molto attentamente sia il processo di acquisizione delle materie prime, sia la preparazione delle stesse, secondo criteri supervisionati dalla ASL locale, che si avvale del contributo di medici e dietologi dello sviluppo, ovviamente esperti nella corretta alimentazione. Così si preparano pasti sulla base di menù bilanciati, con il giusto apporto in quantità e qualità di proteine, carboidrati, grassi, verdura e frutta, menù articolato su sei settimane, che si ripete nel rispetto delle necessità di una corretta e consapevole alimentazione dei bambini. Una volta a settimana, per esempio, vengono preparati pasti ricorrendo a prodotti provenienti dalla filiera biologica, pur presentando questa soluzione, un costo maggiore, nel rispetto di quanto stabilito dalle Linee di Indirizzo per la Ristorazione Scolastica della Regione Liguria.

Con la mia gestione, pur consapevole delle difficoltà esistenti fuori dalla grande distribuzione, intendo percorrere ancora più a fondo la via della ricerca di corretti apporti alimentari mediante l’utilizzo di prodotti del territorio, dall’olio alle verdure, dalla frutta ai prodotti della pesca, favorendo così le aziende ed i produttori locali”.

E le problematiche?

“Ha ragione, è ovvio però che in una organizzazione che coinvolge a vario titolo figure e competenze diverse come genitori, insegnanti e dirigenti scolastici, medici e dietologi, cuochi e logisti, personale con diverse attribuzioni e società di distribuzione, enti pubblici e realtà locali, riuscire ad ottenere risultati in perfetta sinergia non è per nulla semplice.

Tra i problemi che ho riscontrato non appena assunto il mio incarico, ce ne sono due con significative criticità. Il primo è dato dalla vetustà delle apparecchiature in dotazione nei vari punti di preparazione degli alimenti, che sono forse esuberanti rispetto alle dimensioni di una città come Imperia. Il servizio di ristorazione scolastico del Comune si basa quindi su molti punti di preparazione (quindi maggiore qualità perché evita trasporto dei pasti dal punto di cottura a quello di fruizione), ma con molte attrezzature a volte sottoutilizzate e spesso di antica acquisizione (quindi maggiori costi per manutenzioni). Questa impostazione presenta allo stesso tempo il problema di una frammentazione del personale su ben 17 punti di impiego, cosa che in se stessa presenta continue difficoltà e problematiche.

Il secondo punto è legato appunto al personale, che è inquadrato secondo una sorprendente, per me, tipologia di contratti di lavoro: ben 9 per 67 lavoratori, praticamente un contratto diverso ogni 7 dipendenti.

Questo è dovuto alla particolare modalità in cui si espleta il servizio di ristorazione scolastica, praticamente concentrato dalle 11,30 alle 13,30, lasso di tempo in cui occorre la maggiore partecipazione per la preparazione dei tavoli, la distribuzione, il ritiro di stoviglie il lavaggio delle stesse. Questa diversa tipologia di contratti comporta una difficoltà costante nella gestione operativa delle risorse umane e ad una rincorsa continua nel sanare improvvise defezioni a breve od a lungo termine.

Ben 33 dipendenti (praticamente la metà della forza lavoro della SERIS) hanno un contratto di 11 ore settimanali, ovvero di 2 ore e 12 minuti al giorno per 5 giorni. Proprio a queste persone, che non possono certo ostentare un grado di soddisfazione lavorativa e retributiva massima, va il mio apprezzamento per la dedizione che ho visto comunque mettere in atto nelle frequenti ispezioni nelle cucine e nei refettori delle varie scuole. Ovviamente ringrazio tutti gli altri che, dai cuochi e aiuto cuochi al personale direttivo, dai consulenti esterni ai componenti del Collegio Sindacale, svolgono in maniera egregia la loro funzione aiutandomi a svolgere al meglio il mio compito”.

In definitiva Dott. Costantini, come vede il futuro della Seris?

“Nel Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate del Comune di Imperia è stato attestato che la partecipazione della SERIS è classificabile come strettamente necessaria rispetto alle finalità istituzionali. Il mantenimento in capo alla SERIS del servizio di ristorazione scolastica credo sarà uno dei punti fermi dei servizi comunali. Superato l’orientamento precedentemente volto ad appaltare ad azienda privata il servizio, il comune di Imperia, si farà carico anche in futuro di espletare al meglio tale servizio.

Certo nulla può considerarsi definitivo, ed è corretto cercare sempre nuove e migliori soluzioni. Riforme importanti che sto valutando riguardano l’automazione della gestione dei buoni pasto e della loro fruizione, cosa che oggi viene fatta ‘a mano’ con circa 200 mila buoni cartacei che, semplificando, ogni anno vengono stampati, acquistati, consegnati ai bidelli, ritirati, controllati, attribuiti ad ogni singolo utente ai fini anche dello scarico fiscale, archiviati. Un lavoro che oggi utilizza almeno due risorse al giorno, ma che potrebbe essere ottimizzato anche in termini di una maggiore trasparenza ed efficacia per mezzo di una reportistica in tempo reale di presenze e pasti da fruire, accessibile a tutti sul sito della SERIS.

Un’altra soluzione che sto verificando, è quella della possibile adozione di piatti e posateria in cellulosa integralmente biodegradabile, superando in qualche modo parte della problematica delle attrezzature obsolete oggi impiegate per il lavaggio, nella tensione al perseguimento della certezza igienica alimentare.

Infine, nella prospettiva di ottimizzare il servizio e di una possibile riduzione dei costi, sto valutando l’eventuale ricorso ad un unico punto di cottura, il che presenterebbe una serie di vantaggi (un migliore e più efficace impiego di personale ed attrezzature) assieme a qualche altro inconveniente che potrebbe però trovare adeguate soluzioni. Ma questo vede il mio contributo attestarsi al ruolo di eventuale proposizione al Consiglio Comunale per le ulteriori e diverse considerazioni di carattere altro e diverso dalle mie attribuzioni e competenze.

In definitiva sono molto soddisfatto di questo nuovo incarico affidatomi, e sono lieto di dovermi occupare dei bambini, che in qualche scuola iniziano a riconoscermi ed a salutarmi. Mi piace scherzare con loro ed invitarli a cercare di mangiare tutto, anche le verdure, antipatiche ai più, ma necessarie per una buona alimentazione. I bambini ripagano sempre quello che facciamo per loro e sono una iniezione di spontaneità e simpatia… l’ultima volta uno di loro mi ha spiazzato, chiedendomi se portavo…. la parrucca!”.

 

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