Il Gal Riviera dei Fiori non condividendo le motivazioni della Regione nell’effettuazione dei tagli sui finanziamenti richiesti per l’attuazione degli interventi nell’ambito della Strategia di Sviluppo Rurale ha deciso, con decisione unanime del consiglio direttivo e dell’assemblea dei soci, di prendere atto delle decisioni della Regione Liguria ma di presentare “ricorso in autotutela” all’assessore Stefano Mai, al direttore generale generale e all’Autorità di gestione.
“Il provvedimento — spiega il presidente del Gal Riviera dei Fiori Franco Ardissone – nasce da una dettagliata analisi dei tagli effettuati al Gal imperiese e ai tagli attuati ad altri Gal nei quali si evidenziano situazioni molto diverse, con evidenti disparità che non trovano riscontro nelle motivazioni allegate ai decreti di assegnazione dei fondi. Degli 8.529.000 richiesti, al Gal Imperia ne sono stati assegnati 4.657.000. Davvero incomprensibile il comportamento della Regione che sta rischiando di vedersi togliere dall’Unione Europea – a causa dei ritardi nel mettere a disposizione i finanziamenti — i milioni del Psr. Su 40 milioni di richieste da parte dei territori liguri la Regione ne ha assegnato poco meno di 24. Non abbiamo opposto ricorso al Tar per non danneggiare i territori con ulteriori ritardi negli interventi previsti ma si è reso necessario attuare il ricorso in autotutela”.
“Per la nostra provincia — osserva Enrico Lupi, presidente dell’Azienda Speciale “Promlmperia” della Cciaa Riviere di Liguria capofila del Gal Riviera dei fiori — si tratta di una stangata che rischia di vanificare la programmazione di tipo innovativo proposta dal nostro Gal che attua interventi con risorse spendibili attraverso accordi tra pubblico e privato e non a pioggia. L’augurio è che le nostre rivendicazioni attraverso il sostegno di tutti i soggetti in campo per la crescita e lo sviluppo economico dei nostri territori possano indurre la Regione a porre rimedio ad una situazione fortemente penalizzante per l’Imperiese”.
I COMUNI DEL GAL RIVIERA DEI FIORI
Aurigo, Borgomaro, Caravonica, Cesio, Chiusanico, Chiusavecchia, Diano Arentino, Diano San Pietro, Dolcedo, Lucinasco, Pietrabruna, Pontedassio, Prelà, Vasia, Villa Faraldi, Civezza, Badalucco, Carpasio, Castellaro, Ceriana, Molini di Triora, Montalto Ligure, Pompeiana, Taggia, Terzorio, Triora, Airole, Apricale, Baiardo, Camporosso, Castelvittorio, Dolceacqua, Isolabona, Olivetta S. Michele, Perinaldo, Pigna, Rocchetta Nervina, San Biagio della Cima, Seborga, Soldano, Vallebona, Ventimiglia;
Armo, Aquila d’Arroscia, Borghetto d’Arroscia, Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pieve di Teco, Pornassio, Ranzo, Rezzo, Vessalico.
LA SITUAZIONE DEI CINQUE GAL
Gal | Richiesto | Assegnato | Taglio |
Gal Savona | 11.066.000 | 8.527.700 | 23% |
Gal Imperia | 8.529.000 | 4.657.500 | 45.4% |
Gal Genoves | 5.790.000 | 3.544.070 | 38.7% |
Gal Verdemar | 7.186.000 | 7.160.730 | 51.2% |
Gal La Spezia | 7.477.000 | … | … |
Richieste totali 5 Gal 40.048.000. Assegnati 23.890.000
Tagli effettuati su tre obbiettivi
- obbiettivo 1) sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali(agroalimentari, artigianali e manifatturieri, produzioni ittiche) richiesti 3.950.000 dati 2500.000
- obbiettivo 2) turismo sostenibile richiesto 1.500 dato 700.000
- obbiettivo 3) accesso ai servizi pubblici essenziali popolazioni aree rurali svantaggiate: richiesto 800.000 dato 600.000
- cooperazione richiesto 1.000.000 dato 250.000 tagliato tre progetti
- spese animazione richieste 1.279.412 date 607.500
Amarezza nel constatare che gli uffici regionali e la politica non hanno minimamente tenuto conto:
- Dell’enorme lavoro svolto per la costruzione della SSL. Lavoro svolto sul territorio, con innumerevoli riunioni con soci, amministratori, comuni e portatori di interessi, associazioni, ecc. Una ssl voluta e apprezzata dal suo territorio.
- Dell”allargamento territorio alla Valle Arroscia fortemente voluto dagli uffici regionali. (che ha aumentato territori gal im e diminuito quelli di SV).
- Del lavoro svolto nostro Gal ad evitare che si candidassero due Gal per territorio Imperiese. ( contrariamente a quanto avvenuto a Savona)
- Della capacità di spesa dimostrata in passato dove siamo stati gli unici a spendere oltre l’assegnato
- Delle assegnazioni fatte in passato proporzionalmente molto più alte per il nostro Gal.
- Della alluvione che ha colpito in modo pesante i territori della Valle Arroscia, priva anche dei finanziamenti aree interna, in quanto ad essere finanziata per prima è stata l’area interna del Savonese.
FRANCO ARDISSONE
I TAGLI DELLA REGIONE? “non si spiegano dal nostro punto di vista. Facciamo due ragionamenti, noi abbiamo lavorato circa 6 mesi – 7 mesi quando abbiamo presentato ad agosto la strategia di sviluppo locale, un lavoro iniziato nel gennaio/febbraio del 2016. Un lavoro capillare andando secondo le regole impartite dai bandi della Regione Liguria.
Siamo andati sul territorio insieme alle associazioni di categoria, insieme alle imprese, insieme ai Comuni, insieme all’unione dei Comuni, insieme ai rappresentanti dei Comuni e abbiamo lavorato per costruire una strategia che potesse prevedere nei prossimi 7 anni, tant’è la durata del psr, potesse dare a questo territorio una svolta, un incremento dell’occupazione e mantenimento dei presidi in questi luoghi che man mano vanno spopolandosi ma tenendo ancora qualche gregge sulle montagne sulle nostre colline che sono la bellezza, l’importanza e l’economia del nostro GAL
Noi abbiamo presentato una strategia di sviluppo tarata, con questi interlocutori con cui abbiamo lavorato, per 8 milioni e mezzo.
L’abbiamo presentata alla Regione con tre obbiettivi di lavoro e la Regione ha fatto un taglio al nostro GAL del circa il 45% e ci siamo trovati 4,6 milioni. Siamo un po’ incavolati perchè stessa mano non è stata fatta su altri territori dove abbiamo dei GAL che a fronte di richieste di 11 milioni di euro se ne sono visti accreditato oltre un mezzo col taglio del 23%.
Noi, il nostro Gal, provincia di Imperia e il Gal del genovesato insieme non fanno gli stessi soldi assegnati al Gal di Savona, per esempio.
Riteniamo che questi tagli vadano pesantemente a danno e a discapito di quei territori e di quegli interlocutori con cui abbiamo lavorato per 6 mesi.
Noi come GAL riuniti in consiglio direttivo e nell’assemblea del mese di febbraio abbiamo deciso di fare un ricorso in auto tutela e non la sospensione tale che avrebbe ulteriormente allungato i tempi per i nostri territori, ma un ricorso punto su punto dove la Regione ha tagliato. Noi riteniamo che abbiamo dimostrato alla Regione, con questo ricorso, che tutti i tagli che sono fatti alla stra grande maggioranza non sono giustificati.
Il documento l’abbiamo reso pubblico a tutti i Comuni e lo rendiamo pubblico alla stampa, perchè ognuno si faccia la sua opinione. Noi pensiamo di essere dalla parte del giusto a tutela dei nostri territori”.