In un video di dodici minuti è stato racchiusa l’essenza della “Sorridi con Pietro”. Emozionante, toccante, riflessivo e molto altro ancora è il filmato presentato, per la prima volta questa mattina, all’istituto Ruffini di Imperia dalle ragazze della Onlus “Sorridi Con Pietro” (Lorenza Di Feo, Chiara Savona, Claudia Amoretti, Gaia Gallo, Virginia Paletta), accompagnate dal presidente Marco Murruzzu. Un video che si colloca all’interno del “Progetto Scuola” della Onlus che ha ottenuto il patrocinio del Provveditorato agli Studi di Imperia, presieduto dalla dott.ssa Franca Rambaldi. Un video pilota sulle cure palliative a domicilio ideato dai ragazzi della Onlus già richiesto da altre Onlus e fondazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.
Fondamentale la testimonianza di una delle pazienti seguita dall’equipe specializzata di medici, infermieri, anestesisti e psicoterapeuti della Onlus. Un lavoro fatto con il cuore e presentato ai giovani studenti che sono rimasti profondamente colpiti dalla tematica ai più sconosciuti. Il video sarà proiettato in tutte le scuole della provincia di Imperia ma la Onlus sta pensando anche di realizzarne una versione in inglese affinché il messaggio, il cuore lo ha già fatto, travalichi i confini nazionali.
“I ragazzi – spiegano le volontarie della Onlus – sono stati tutti molto interessati al progetto , a quello che avevamo da dire. Noi eravamo emozionate ma è andata bene. E’ un argomento molto importante trattato da ragazzi verso i ragazzi è molto più incisivo. C’è stata molta risposta da parte dei ragazzi, qualcuno si è anche commosso”.
“Per noi è un vanto – commenta l’iniziativa il preside Giovanni Poggio – perché ci sembra un iniziativa che possa veramente sensibilizzare i ragazzi sulle problematiche che contano, sull’essenziale, non si parla molto di questo. Credo che i ragazzi abbiano dentro di se, se riuscissimo tutti quanti tirarla fuori, un energia enorme su questi problemi. Il video è emozionante, un emozione unica. Servirà sicuramente per sensibilizzare i ragazzi e servirà per tirare fuori il meglio che i ragazzi hanno dentro”.
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