Continua a oltranza la manifestazione dei pescatori di tutta Italia a Roma. È iniziata martedì 28 febbraio, quando le varie marinerie del paese, inclusa una delegazione di Imperia, si sono recate dinnanzi Montecitorio per protestare contro la legge 154 e le sanzioni previste.
La protesta è poi proseguita ad oltranza e in questi giorni i pescatori si stanno dando il cambio per continuare a essere presenti nella capitale. Da Imperia e Sanremo, in particolare, sono partite 3 macchine per poter essere questa mattina a Roma. Sono quindi fermi a livello nazionale tutti i porti e le filiere ittiche. Ristoranti, pescherie e supermercati rischiano quindi di rimanere senza pesce fresco per diverso tempo.
Nel frattempo, anche nel porto di Sanremo i pescatori della provincia di Imperia si sono ritrovati per far sentire la loro vicinanza a chi è a manifestare a Roma.
“I pescatori di Imperia e Sanremo sono oggi uniti per continuare la protesta – spiegano i pescatori imperiesi – Da Napoli sono arrivati a Roma in 2 mila. È un problema generale dell’intera filiera ittica quindi anche delle pescherie. In questi giorni il pesce fresco non si trova. Ciò che è in vendita, quindi, viene dall’estero, e se comprato si arricchiscono le multinazionali e facciamo morire i pescatori”.