Circa 100 persone hanno preso parte, presso il Centro Culturale Polivalente di piazza Duomo a Porto Maurizio, all’assemblea pubblica organizzata dai gruppi consiliari di opposizione (“Imperia Bene Comune” , Movimento 5 Stelle e “La Svolta”) per discutere delle criticità relative al progetto “Dal Parasio al Mare”.
L’incontro è stato introdotto da Gianfranco Grosso, capogruppo di “Imperia Bene Comune” in consiglio comunale.
“Abbiamo deciso di dar vita a un dibattito pubblico, prima del consiglio comunale del prossimo 19 settembre, per discutere dei fondi europei stanziati per il progetto ‘Dal Parasio al Mare’. Vogliamo che l’amministrazione, diversamente dal passato, si rapporti con la città in maniera partecipativa, senza calare i progetti dall’alto. Il progetto ha ottenuto finanziamenti per 14 milioni di euro, dei quali 4 cofinanziati dal Comune di Imperia. Purtroppo tante problematiche hanno compromesso il percorso amministrativo e finanziario di un progetto molto atteso dagli abitanti di Porto Maurizio. Se l’amministrazione non rimodulerá il progetto entro il mese di ottobre rischia seriamente di perdere i fondi europei. Credo sia giusto condividere con la città i passaggi salienti della rimodulazione del progetto. Devo però registrare con rammarico che l’amministrazione Capacci continua a tacere sulla questione. Sappiamo solo che sta lavorando, ma al momento non siamo a conoscenza di una posizione ufficiale. Il progetto va trasformato nel migliore dei modi per il bene di Porto Maurizio e dell’intera città. Se oggi la Corte dei Conti dovesse controllare la documentazione del progetto farebbe le pulci a Gaggero e a Strescino. Al contempo, terminare il parcheggio di via Benza senza essere certi della bontà dell’investimento porterebbe la nuova amministrazione nel mirino della Corte dei Conti. Nuova amministrazione che, a mio modo di vedere, deve prendersi le proprie responsabilità e assumere una posizione netta sull’argomento. Ritengo, inoltre, che nel consiglio del 17 settembre l’opposizione debba presentare un Question Time sui parcheggi, prima e dopo il progetto “Dal Parasio al Mare”, e prima e dopo i lavori di piazza Benza”, per arrivare risposte concrete nel consiglio del 19″.
Successivamente ha preso la parola Antonio Russo, capogruppo del Movimeno 5 Stelle (presente anche il consigliere comunale Cara Glorio).
“Mi sarei aspettato di vedere questa sera almeno un esponente della maggioranza. Escludendo Zagarella, che sappiamo essere duramente al lavoro proprio per il progetto ‘Dal Parasio al Mare’, non capisco perché non ci sia nessuno in rappresentanza dell’amministrazione. Un mese e mezzo fa ho presenziato alla visita del presidente della Regione Liguria Claudio Burlando a Imperia. Nell’occasione è venuto fuori il problema dei fondi regionali inerente il progetto ‘Dal Parasio al Mare’. Facendo una dettagliata ricerca su internet, ho verificato, sul sito della Regione Liguria, che tutti i lavori racchiusi nel progetto ‘Dal Parasio al Mare’ costeranno 14 milioni di euro circa. L’Europa ha concesso un finanziamento pari a 3 milioni e 750 mila euro, l’Italia 3 milioni e 600 mila euro, la Regione Liguria 2 milioni e 500 mila euro, il Comune 3 milioni e 700 mila euro. Questo significa che il Comune impiega una cifra simile, se non superiore a tutti gli altri enti cofinanziatori, e mi pare davvero un’assurdità. Sino ad oggi sono iniziati lavori per un valore pari a 2 milioni e 100 mila euro. Lavori che, se non andassero a buon fine, sino ad oggi sono stati spesi solo 500 mila euro per il parcheggio di via Benza e 700 mila euro per il parco Parasio, comporterebbero una restituzione dei finanziamenti. Purtroppo si continua a lavorare di nascosto. A 10 giorni dalla consegna del progetto rimodulato non sappiamo nulla. Addirittura ho sentito dire che alcuni atti sono stati secretati”.
Intervento molto atteso, quello di Alessandro Casano, capogruppo de “La Svolta”, da sempre impegnato nella lotta alla salvaguardia del Parasio.
“Due anni fa eravamo qui. Al mio posto c’era Paolo Strescino. C’erano anche Lauretti e Gaggero, questi ultimi due i principali fautori di questo progetto nato sotto una cattiva stella. Credo che ai tempi si cercò di accedere in fretta e furia ai finanziamenti mettendo insieme un vasto progetto senza però valutarne la reale fattibilità e l’impatto sulle realtà circostanti. A distanza di due anni mi pare si possa dire con certezza che il progetto non fosse per nulla calibrato. Da parte della nuova amministrazione non abbiamo ricevuto ancora nessuna risposta su quel che ne sarà del progetto. Sappiamo solo che Zagarella sta cercando di porre rimedio almeno agli errori più marchiani. Ricordo che quando venne presentato, il progetto trovò subito l’opposizione dei cittadini, ma non nacque immediatamente una voce di protesta unica. Successivamente si formò un comitato che avviò un’attività di reperimento di tutta la documentazione necessaria per comprendere cosa si stesse realmente realizzando con un progetto che presentava ancora molti lati oscuri e che prevedeva interventi, oltre che al Parasio, anche nel centro di Porto Maurizio, a Borgo Marina e a Borgo Foce. Il Comitato si oppose immediatamente alla realizzazione degli ascensori in quanto ne percepì immediatamente l’inutilità, sia per l’eccessivo impatto sul contesto urbano e architettonico, sia perché progettati per colmare dislivelli davvero irrisori. Senza contare, inoltre, che quelli già realizzati presentano enormi criticità e non risultano accessibili ai portatori di handicap. Il Comitato espresse contrarietà anche in merito all’arredo urbano previsto nel progetto sia in piazza Chiesa Vecchia che in piazza Parasio. Inutile poi spendere ulteriori parole sul parcheggio di via Benza. Le carte parlano chiaro. Si sapeva sin dall’inizio che scavando sarebbero state portate alla luce le antiche mura di Porto Maurizio. Si sarebbe potuto realizzare invece un parcheggio in luogo della palestra Maggi per dare maggiore respiro all’intero comprensorio. Strescino ha definito questa riunione un incontro tra quattro gatti che sono sempre contrari a tutto. Non è così”.
Nel corso dell’incontro sono state poi proiettate alcune diapositive ritraenti il progetto dal “Parasio al Mare” commentate e analizzate da Casano.
L’ultimo esponente dell’opposizione a prendere la parola è stato Mauro Servalli (“Imperia Bene Comune”).
“Per le due piazzette, Chiesa Vecchia e Parasio, è in corso una variazione del progetto originario. Ci sono però molti altri aspetti del progetto su cui vogliamo prendere una posizione netta. Prima di tutto il no definitivo agli ascensori, che devono sparire da questo progetto. In secondo luogo il parcheggio di via Benza. Presenta, come evidente, grandi criticità. Cancellarlo completamente sarebbe un danno per il Comune, che perderebbe tutti i soldi già investiti, d’altro canto una soluzione tapullo come quella adottata ai tempi per i Giardini Toscanini non appare per nulla dignitosa. Si tratta di uno degli interventi che pesa di più sull’economia dell’intero progetto. Le modifiche, che prevedono la realizzazione di un solo piano interrato, aprono una lunga serie di interrogativi sull’opportunità di un intervento del genere. L’amministrazione non ci ha fatto sapere nulla sino ad oggi. Siamo noi, dunque, a rivolgerci a loro, chiedendo al vicesindaco Zagarella e alla Giunta di impegnarsi, con i fondi del progetto ‘Dal Parasio al Mare’, per il recupero di due spazi storici del Parasio, Porta San Martina e l’Archivolto della Tina, e per l’allestimento di autobus elettrici che svolgano servizi residenziali, rappresentando una valida alternativa agli ascensori per un collegamento tra il Parasio e il mare. Il progetto ha una storia riconosciuta, la cui paternità non può e non deve essere dimenticata. Strescino ha dileggiato l’assemblea di questa sera, cercando di sganciarsi da ogni responsabilità sul progetto, ma non è così, la sua amministrazione è stata parte in causa. Vogliamo arrivare in consiglio comunale, il 19 settembre, prima che la Giunta approvi le modifiche al progetto. Se così non fosse sarebbe gravissimo e ancora una volta la città verrebbe esclusa dalle scelte più importanti per il futuro di Imperia”.
Ha preso poi la parola Salvatore Grenci, portavoce ufficiale del Comitato per il restauro dell’Archivolto della Tina.
“Le mie impressioni sono positive. Ho paragonato l’assemblea di questa sera con l’assemblea di due anni fa, posta in essere dalla passata amministrazione. Questa sera la politica è venuta qui per confrontarsi realmente con la cittadinanza, in quell’occasione, invece, si presentò un’amministrazione pretenziosa e arrogante che propose ai cittadini un progetto già impacchettato. Ricordo con disgusto le battutine ironiche di alcuni membri di quella amministrazione. Sappiamo che i tempi sono ristrettissimi, ma ritengo che il restauro di Porta Martina e dell’Archivolto della Tina siano fondamentali. Qui non si tratta più di un Comitato, ma dell’intera cittadinanza. Vogliamo che il Parasio non sia più lo schifo di prima. Il restauro deve avere una posizione centrale in questo progetto. Ridateci Porta Martina, ridateci il Parasio e noi saremo con voi!”.
Pungente l’intervento del blogger di ImperiaParla Angelo Amoretti. “Ditelo che il progetto ‘Dal Parasio al Mare’ era solo una grande tortona! Ai grillini dico di andarsi a cercare su internet le intercettazioni di Romolo Marzi sul progetto ‘Dal Parasio al Mare'”.
Mattia Mangraviti