Il consigliere comunale Gian Franco Grosso, capogruppo di Imperia Bene Comune, interviene sulla questione delle procedure di decadenza nei confronti dei consiglierei “fantasma”.
“In merito alla vicenda delle procedure di decadenza dei consiglieri comunali assenteisti vorrei fare alcune precisazioni che meglio esplicitino il pensiero di Imperia Bene Comune. Per principio ritengo che un consigliere comunale debba sempre cercare di dare il massimo del suo impegno e contributo all’attività consiliare, perché l’impegno che ci si assume davanti alla città non può essere tradito o sminuito da aspetti e problematiche personali” – Commenta così il capogruppo di Imperia Bene Comune, Gian Franco Grosso, in merito alle procedure di decadenza dei consiglieri assenteisti.
“Qualora un consigliere si renda conto di non poter svolgere al meglio la propria attività politico-amministrativa deve avere l’onestà intellettuale e la responsabilità di rassegnare le proprie dimissioni per consentire a qualcun altro del suo partito di svolgere i compiti istituzionali. Questo perché noi non siamo stati eletti per il nostro interesse ma per fare l’interesse del popolo.
Detto ciò ritengo altresì che tale giudizio debba appartenere all’etica, alla morale e alla responsabilità politica di ciascuno di noi e del nostro partito di appartenenza e che il giudizio inequivocabile su un eletto lo debba esprimere l’elettore alla fine del suo mandato, valutando il suo comportamento e il suo impegno. Non credo sia idoneo che un collega si esprima oltre un giudizio meramente politico, intervenendo addirittura sulla decadenza del collega, perché inciderebbe sul rapporto eletto ed elettore e sul rapporto con il suo partito di appartenenza, senza averne titolo.
Peraltro il regolamento del Consiglio Comunale di Imperia prevede la possibilità di votare a maggioranza la decadenza di un componente e questo è molto pericoloso perché con il voto compatto dei partiti di maggioranza si può far decadere un rappresentante della minoranza magari sgradito. Per una decisione così delicata ci vorrebbe come minimo un quorum qualificato, almeno dei 2/3.
Siccome la giustificazione delle assenze è molto soggettiva e spesso può attenere anche ad aspetti strettamente personali e intimi della propria vita, non solo lavorativi o logistici, ritengo educato e doveroso che un consigliere la invii al Presidente del Consiglio, ma altrettanto rispettoso che i colleghi non la giudichino.
Queste sono le motivazioni per cui riteniamo che il procedimento messo in piedi dal Presidente del Consiglio, pur nel rispetto delle sue competenze regolamentari, sia imbarazzante ed eccessivamente penalizzante.
Ai consiglieri comunali Falciola e Glorio però, al contempo, chiediamo altrettanto rispetto istituzionale e quindi l’invio delle giustificazioni per assenza dalle sedute di consiglio. Chiediamo altresì che i loro partiti di appartenenza, Forza Italia e Movimento 5 Stelle, si adoperino per una risoluzione seria e responsabile della vicenda.
Imperia Bene Comune può tranquillamente esprimere questi concetti perché uno dei suoi componenti, Mauro Servalli, vive a Genova e lavora in quella città eppure non ha mai perso un consiglio comunale e non ha mai mancato di dare il suo importantissimo contributo alla vita consiliare e alle scelte amministrative”.