Esplode il caso migranti a San Bartolomeo al Mare per l’arrivo improvviso in città, da Pozzallo, all’alba di questa mattina, di 14 profughi. Il sindaco Valerio Urso, unitamente al primo cittadino di Diano Marina, Giacomo Chiappori, ha convocato una conferenza stampa urgente in Comune per protestare contro la decisione del Ministero. I migranti verranno ospitati in uno stabile di proprietà privata, sotto la gestione della cooperativa Jobel.
“Non uno di più – ha tuonato Chiappori, in relazione al possibile arrivo di altri 25 migranti a Diano Marina – perché se il Ministero pensa di mandarne altri, sarà guerriglia urbana”.
“Abbiamo ricevuto una comunicazione dalla Prefettura. Non sappiamo la provenienza di queste persone, non conosciamo i profili igienico-sanitari – ha aggiunto Urso – Il Ministero avrebbe dovuto avvisarci prima. Non ci sono strutture adatte. Sappiamo che verranno ospitati in una struttura privata, sotto la gestione della Cooperativa Jobel. San Bartolomeo, però, non è in grado di accogliere i migranti e lo Stato non può continuare ad essere silente alle nostre richieste.
“A Ventimiglia la situazione è diventata insostenibile, è sotto gli occhi di tutti quello che è successo. Per risolvere la situazione ci vuole un tavolo di confronto al quale si deve sedere anche lo Stato. Chiediamo un incontro al Prefetto Silvana Tizzano per elaborare un protocollo di gestione”.
GIACOMO CHIAPPORI
“Non sapevo niente dell’arrivo di questi migranti. A Diano Marina in base ai dati del Ministero ne dovrebbero arrivare 25. Noi abbiamo sempre detto che non siamo d’accordo. Non è per razzismo, ma noi che siamo cittadini rivieraschi e nel golfo, nella sola Diano Marina, facciamo 888 mila presenze, non vorremmo che questo dato il prossimo anno crolli, anche per un deficit mentale, non tanto per la presenza di 25 migranti, ma se passa l’idea che nel golfo possono arrivare questi migranti, magari qualcuno può decidere di non venire più nel golfodianese.
Quel qualcuno lo quantificheremo alla fine dell’anno. Io spero che a Diano non li mandino, che trovino altre soluzioni. Se ci sarà un crollo vedremo a chi fare la class action per recuperare i soldi persi. Noi non siamo contro, noi siamo contro lo Stato che li lascia venire. Io sono sempre stato uno di quelli che ha detto che bisogna aiutarli a casa loro. Io sono uno di quelli che dice che con i 3 miliardi e 500 milioni di euro spesi noi potevamo mantenere Eritrea, Sudan e Etiopia, tutte insieme. Dobbiamo trovare un altro sistema. Io credo che l’uomo non possa globalizzare l’uomo. Se la mano suprema, quella di Dio, c’è chi lo chiama Allah, chi Buddah, ha messo i neri in Africa, i gialli in Cina e noi qua, un motivo ci sarà. Credo che su quel motivo bisogna ragionare, non sulla falsa solidarietà e su quel buonismo che muove gli italiani. Il fatto di dire che ne abbiamo messi 25 migranti a Diano Marina potrebbe far pensare ‘ci siamo fregati il leghista della situazione’. E quindi da domani non saranno più 25, ma 50, 100. Non sarà magari vero, ma qualcuno potrebbe averlo nella testa e questo messaggio non deve passare”.