Un nuovo incontro tra il Comitato Utenti Trenitalia del Ponente, l’assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino e i vertici Trenitalia e Rfi, è previsto per oggi pomeriggio, martedì 7 marzo, alle 17.30 presso la sede della Regione. Dall’apertura della nuova linea ferroviaria San Lorenzo – Andora, a seguito dei lavori per il doppio binario, sono numerosi i problemi che i pendolari, turisti e viaggiatori devono affrontare. Ecco le richieste del Comitato:
10 DOMANDE AL TAVOLO TECNICO DEL 7 MARZO
1. Puntualità e rispetto degli orari. A quando una soluzione della situazione negativa su Loano-Pietra Ligure, per la quale è stata costituita una “task force”. Serviranno gli incursori della Marina o i Paracadutisti della Folgore?
2. Sanzioni che la Regione deve comminare a Trenitalia. Cosa si aspetta a riconvertirle a bonus per i pendolari? A proposito di bonus, che fine a fatto quello prospettato per i 42 giorni di interruzione?
3. Continui guasti al materiale rotabile. In attesa dei nuovi treni non sarebbe bene fare revisioni complete e continue?
4. Rateizzazione abbonamenti annuali e semestrali. La pratica si è arenata nelle solite secche del giro di competenze?
5. Sicurezza sui treni e nelle stazioni. Si spenderebbe troppo per la vigilanza privata? Garantire la sicurezza è un dovere!!!
6. Orari transfrontalieri. Sono stati avviati contatti “seri” con la parte francese di SNCF?
7. Le informazioni date dagli altoparlanti sono lacunose o inesistenti. Il nuovo fantasmagorico centro di controllo di Teglia può garantire gli annunci che una volta facevano i dirigenti movimento delle stazioni?
8. Instradamento IC. E’ mai possibile che nel nodo di Genova gli IC debbano andare in coda ai Regionali lenti?
9. Integrazione ferro-gomma. E’ ormai indispensabile e serve un’azione forte. Cosa intende fare la Regione? Saranno valutate coincidenze nel prossimo orario estivo?
10. Stato delle stazioni di Imperia, Diano, Andora. Semplicemente penoso e i manufatti non risultano eseguiti “a regola d’arte”. Si intende prendere provvedimenti verso l’impresa appaltatrice o dovrà essere richiesto l’intervento della magistratura? Ricordiamo che il raddoppio è stato costruito con denaro pubblico.
“Chiederemo a Rfi di farla finita con le mezze verità – aggiunge il portavoce del comitato Sebastiano Lopes – perchè sono molto peggiori delle bugie complete”.