Imperia. Sta facendo molto discutere la proposta dell’assessore regionale alla sanità Sonia Viale sul divieto di far entrare all’interno delle strutture sanitarie pubbliche le persone che indossano in burqa. Dopo le reazioni della politica (QUI e QUI) giunge in redazione anche la nota del leader della comunità islamica di Imperia Hamza Roberto Piccardo.
“La proposta dell’assessore regionale Viale,- commenta Piccardo – sinceramente, è ridicola. Ridicola perché prima di tutto non ho mai visto qui in Liguria una donna che indossi il burqa, se l’assessore l’ha vista ce la faccia vedere dov’è che è successo, ci dica quando è successo, non esiste. Quindi, si tratta di far perdere tempo al consiglio regionale, alla giunta regionale con una misura che è totalmente demagogica e che non ha nessun senso dal punto di vista effettivo.
Ma detto questo c’è qualcosa che è ancora più importante che l’assessore in questa maniera discrimina totalmente cioè il diritto alla cura. Mettiamo il caso che ci fosse una donna che volesse portare il burqa, insisto non ho mai visto una donna che lo indossasse, e che volesse curarsi, questa donna non sarà curata? Il giuramento di Ippocrate che hanno fatto i medici quando hanno assunto il loro ruolo non vale più per loro?
A questo punto io mi domando se il denaro dei cittadini debba essere speso così malamente in quanto una perdita di tempo di questo genere da parte del consiglio regionale e della giunta mi sembra che sia veramente uno spreco assolutamente inutile. Dopo di ciò fa specie che un partito come la Lega e in forte calo nei consensi da parte dei suoi stessi elettori si ricorra a questa demagogia di basso livello per ottenere una visibilità mediatica”.