“Il porto di Oneglia non ospiterà stanzialmente i massi destinati a Montecarlo”. Parole del vice sindaco e assessore al demanio Giuseppe Zagarella rispondendo alla question-time presentata dalla consigliera Natalia Riccò (Imperia Cambia). I massi erano destinati alla realizzazione del nuovo progetto di urbanizzazione, firmato Renzo Piano, che prevede la creazione di una superficie di 6 ettari, in mezzo al mare nel Principato di Monaco”.
“Non leggo i giornali online – dichiara Zagarella – non so dove ha preso i dati relativi alle 80 mila tonnellate ma le assicuro che non è così. La società Bouygues Travaux Publics ci ha chiesto la concessione circa 4 mila mq ma abbiamo già comunicato che non rilasceremo una concessione demaniale. Ci sono già altre maestranze che lavorano e hanno in concessione aree del porto commerciale che per noi ha una mutlivocazione. La compagnia Maresca, in primis la Red Bull che monta ogni anno la loro piattaforma per il Gran Premio di Montecarlo, lavoro che impegna 60 operatori. Si tratta eventualmente di circa 30 mila tonnellate di scogli che comunque saranno ubicati in un’area privata.”.
L’INTERVISTA AL VICESINDACO ZAGARELLA AL TERMINE DELLA QUESTION TIME
“Stiamo parlando di un’area in un bacino commerciale e in un bacino commerciale transitano costantemente merci. Se non transitano merci e quei piazzali sono completamente vuoti o deserti, in città ci si chiede come mai ci sono quasi 22 mila metri recintati dove non avvengono movimenti di nessun tipo. Se invece arrivano delle merci e si presume che ci possano essere dei traffici di natura commerciale ci si stupisce perché da qualche parte vengono posizionate.
Il porto di Oneglia ha più funzioni: la parte ittica, la parte di nautica sociale,la parte del turismo commerciale e la parte commerciale dove transitano navi, pontoni, rimorchiatori, mezzi di natura commerciale che hanno la necessità di caricare e scaricare merci e quindi legate a diverse tipologie di traffici. I piazzali sono finalizzati al temporaneo stoccaggio dei materiali. Ricordo che ogni nave che entra in porto è lavoro per gli operatori commerciali, non solo la compagnia dei portuali, piloti e spedizionieri. Ad ogni nave che entra in porto abbiamo una ricaduta indiretta, il comune non ha un indotto diretto e per entrare con una nave non è pure necessario avere delle concessioni demaniali marittime. Se vi fosse la necessità di avere degli spazi all’interno del bacino portuale bisogna attivare delle procedure di evidenza pubblica per il rilascio di concessione.
Nel caso di specie Buyel ha chiesto delle aree in concessione, sono state richieste altresì da altri soggetti, adesso ci sta dicendo che non ha più la necessità di richiedere quell’area in concessione ma ciò non vuol dire che non avvenga il traffico. Il traffico di quello, come di altre merci del bacino commerciale, sono tutti benvenuti nella misura in cui si muovono con rispetto a quello che è il tessuto cittadino. C’erano timori della realizzazione di “palazzi” di scogli o di centenaria di camion... È una grandissima stupidaggine, ho sentito parlare di discariche di inerti, c’è una destinazione d’uso ben precisa, nessuno ha mai pensato di fare una discarica. Anche gli scarichi temporanei dovrebbero essere limitati nel tempo per poter consentire a chi deve fare il trasbordo su altre tipologie di mezzi per esempio su gomma ma non abbiamo ancora un piano industriale di fare questo tipo di operazione.
I piazzali servono per altri tipi di traffici che molto spesso i cittadini di Imperia non vedono perché arrivano dal mare e ripartono dal mare. Per quanto riguarda i traffici su gomma dovranno essere autorizzati dagli uffici del settore viabilità una volta analizzate le tipologie di traffico. Ho fatto alcune stime ipotetiche e non sono così drammatiche. Ai francesi abbiamo detto: voi vedete grandi spazi, ma non pensate neppure di poterli usare come forme di discarica, quelle se le trovate in zona, non come discarica ma come area di stazionamento per lungo periodo di materiali, perché ne supponiamo ne abbiate bisogno, vi arrangiate. Per quanto riguarda la piattaforma logistica ci sono delle regole che prevedono la pubblicazione per le concessioni, le richieste di ormeggio, ancoraggio e quant’altro che sono pratiche di tasse portuali per intenderci e ci sono delle maestranze locali che devono essere coinvolte”.
La richiesta di concessione demaniale aveva visto le opposizioni di due società, la Compagnia Maresca e la Marittima Service Group, che a sua volta ha chiesto la concessione di un’area demaniale di 800 mq.