23 Novembre 2024 00:59

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23 Novembre 2024 00:59

IMPERIA. BARRIERE ARCHITETTONICHE. ALL’INCONTRO IN PROVINCIA, LE CONSULTE HANDICAP RIVELANO I DATI DEL CENSIMENTO REGIONALE:”SOLO 6 COMUNI SU 235 HANNO…”/FOTO E VIDEO

In breve: Si è svolta questa mattina, lunedì 13 marzo, presso la sede della Provincia di Imperia, la Giornata di Studio "Come abbattere le barriere amministrative"

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Si è svolta questa mattina, lunedì 13 marzo, presso la sede della Provincia di Imperia, la Giornata di Studio “Come abbattere le barriere amministrative”, organizzato dalla Consulta Regionale Per La Tutela Dei Diritti Della Persona Handicappata in collaborazione con la Consulta Provinciale Imperiese Handicap Diversamente Abili. Alla giornata di studio rivolta agli Amministratori e Funzionari della provincia di Imperia, hanno partecipato anche gli assessori Regionali Sonia Viale, Assessore alla Sanità e Politiche Socio-Sanitarie, Gianni Berrino, Assessore al Lavoro, alle Politiche Turistiche e Trasporti e Marco Scajola, Assessore all’Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale, oltre al Prefetto Avv. Silvana Tizzano e al Presidente della Provincia di Imperia Avv. Fabio Natta.

Il Segretario della Consulta Regionale Claudio Puppo e il Presidente della Consulta Imperiese Francesco Fontana, hanno presentato i dati del censimento sull’accantonamento degli oneri di urbanizzazione dei Comuni Liguri concluso nel 2016 che sarà la base della Giornata di Studio.

FRANCESCO FONTANA, PRESIDENTE CONSULTA PROVINCIALE IMPERIESE HANDICAP DIVERSAMENTE ABILI

“C’è un aspetto molto positivo. Negli ultimi due anni in particolare, i quattro comuni più grandi si sono resi disponibili a una messa in discussione della legislazione. La giornata di oggi è la conferma di questa volontà, perchè sia le associazioni sia gli assessori, sia i funzionari dei comuni hanno cercato insieme di trovare risposte concrete. Non si parla più solo di sensibilizzazione, ma si è messa la parola “azione” insieme alla sensibilizzazione. Molto spesso, per vari problemi, si è sempre fermato tutto alla sensibilizzazione e poi laddove il problema c’era, la fatica di portare avanti i lavori, per mancanza di procedure, alla legge 15/89, tutto si bloccava.

Questa legge si autofinanzia con il 10% degli oneri di urbanizzazione, ci sono pochi soldi rispetto a quelli necessari per il risanamento del territorio, ma la cosa importante è che ci siano. Ho contattato Prefetto, assessore Berrino e assessore Scajola per capire se ci possono essere altre vie non solo a carico dei Comuni per fare una bonifica.

Dal semplice gradino, che molto spesso ci si perde nella semplicità, alle strisce pedonali che hanno risposte solo per coloro in carrozzina ma non per gli ipovedenti o non vedenti, che sono invece tutte quelle barriere contemplate nella normativa. Spesso sono lavori fatti a metà. La consulta lavora con le commissioni P.E.B.A per non fare i soliti errori”.

CLAUDIO PUPPO, PRESIDENTE CONSULTA REGIONALE PER LA TUTELA DEI DIRITTI DELLA PERSONA HANDICAPPATA

“Siamo come sempre un po’ la macchia di leopardo, nel senso che ci sono comuni molto attenti con dei progetti interessanti e altri comuni che sinceramente non sanno neanche di cosa stiamo parlando. Abbiamo fatto un censimento come consulta Regionale, dove risulta che solo 6 comuni su 235 hanno eliminato le barriere architettoniche, mentre altri comuni fanno solo interventi a punti che non sempre rispondono alla necessità.

Un altro censimento che abbiamo fatto è per capire gli oneri di urbanizzazione. La legge regionale prevede che ogni comune destini il 10% di questi oneri per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Solo 66 comuni su 235 hanno un capitolo di spesa, anche se poi questi soldi tante volte sono spesi per altre cose, come ad esempio per risanare il bilancio del Comune.

Non c’è una provincia più virtuosa. Abbiamo ad esempio il Comune di Imperia che è l’unico comune città di capoluogo in Provincia che ha il piano PEBA, il Comune di Genova lo ha approvato nel 2016 perciò è una cosa abbastanza recenteNon esiste una cultura. La cultura di solito è fatta innanzitutto dalle associazioni di categoria, che magari pungolano il politico, l’amministratore, per poter far si che fanno qualcosa sul discorso dell’abbattimento delle barriere architettoniche.

Raramente abbiamo Comuni che hanno una loro sensibilità. Per esempio l’assessore Scajola stamattina diceva che le spiagge come nel comune di Sestri Levante che ha un piano particolare con ben 11 spiagge accessibili. Undici su tutte le 15 della provincia di Genova dove ne abbiamo 63.

È tutto da costruire. Questa giornata di studio vuol far si che sia l’amministratore pubblico, che anche il politico, possa prendere coscienza della necessità dei diritti e vedere anche delle possibilità di sfogo, come può essere l’attività del turismo accessibile che è sempre più richiesto dalle persone disabili. In Europa sono 48 milioni le persone con disabilità che vogliono viaggiare, però la nostra Liguria la scartano perchè siamo poco ospitabili, come tema di barriere e di accessibilità”.

GUIDO ABBO, ASSESSORE COMUNALE AI LAVORI PUBBLICI

C’era una tavolo sul bilancio, un tavolo sui lavori pubblici/urbanistica, un tavolo PEBA, di tutte le Commissioni PEBA e un tavolo degli ordini professionali. Direi che è una giornata molto interessante, ha interessato gli aspetti politici, culturali e soprattutto tecnici dell’abbattimento barriere amministrative.

Il tema è l’abbattimento delle barriere amministrative, un gioco di parole, ma vuol dire semplificare tutti quegli accorgimenti amministrativi che servono a rendere efficace il piano di abbattimento delle barriere architettoniche. Il Comune di Imperia ha già fatto parecchi dei punti previsti dalla legge 15 dell’89 della legge Regionale che è istituito tra sedi e obblighi. Abbiamo moltissimo da imparare, però noi abbiamo la commissione PEBA che è già stata resa. Non è più una commissione speciale ma è la sesta commissione stabile del Comune di Imperia.

Abbiamo approvato il piano di abbattimento delle barriere architettoniche l’anno scorso e quindi è un piano operativo. Abbiamo già istituito nel 2014 un capitolo di bilancio apposito che rispetta l’articolo 15, di quello che il 10% degli oneri di urbanizzazione che vengono stanziati e utilizzati per l’abbattimento delle barriere, adesso finalmente , verso la fine dell’anno scorso, abbiamo bandito le gare per utilizzare questi fondi e quindi riusciremo a far partire a breve i primi lavori effettivi di abbattimento barriera”.

GIANNI BERRINO, ASSESSORE REGIONALE AL TURISMO

“Il turismo accessibile comprende quella massa di persone che si muovono verso le località più accoglienti e accessibili, che permettono l’utilizzo delle spiagge, colline e borghi che permettono di essere visitate dalla persone portatrici di handicap, non solo motori, ma anche visivo, uditivo ecc. Per trasferire emozioni uguale a tutti, la Regione sta dando fondi ai comuni che intendono migliorare l’accessibilità, per rendere le spiagge più accessibili e raggiungibili. Non tutte possono diventarlo, ma data la zona di mare, dobbiamo fare in modo di migliorare l’accessibilità, per residente e turisti. Sono numeri importanti. La parte economica non deve avere il sopravvento sull’obbligo morale, ma per gli operatori il turismo accessibile potrebbe essere un’ulteriore fonte di turismo verso le nostre città e coste“.

SONIA VIALE, ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITÀ 

“Un tema centrale nel ruolo delle istituzioni, rendere le nostre città accessibili a chi ha un Handicap, ma a chiunque debba muoversi con un supporto. Purtroppo vediamo che negli ultimi anni quest’attenzione non c’è più stata rispetto ad un iniziale volontà di abbattere le barriere architettoniche. È giusto, grazie anche alla consulta regionale dell’handicap, che venga riposta all’attenzione dei comuni.

Possiamo ben sperare che nell’utilizzo delle normative esistenti, quindi l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione, si possa richiedere il reinvestimento di queste risorse per abbattere le barriere architettoniche.

Stiamo parlando anche delle mamme con i passeggino, piuttosto che l’anziano. Purtroppo siamo una regione di anziani e quindi è una fragilità, una criticità. Comunque consentire a tutte le persone di vivere con serenità e perchè no, anche in modo indipendente anche un handicap fisico relativo alla mobilità.

È un primo incontro di tanti, dai Comuni ci sono state anche delle richieste concrete di modifiche normative. La Regione c’è, sono qui assieme al collega Berrino perchè questo tema è centrale nella nostra azione regionale”.

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