Il continuo e costante impegno della Guardia di Finanza di Ventimiglia nella repressione dei traffici internazionali di sostanze di stupefacenti e dei traffici illeciti in genere lungo la linea di confine, si è tradotto in un nuovo sequestro di sostanze stupefacenti, in questo caso marijuana, anche grazie al fiuto del cane anti droga Zaffo.
L’attività cui si fa riferimento si è svolta nella notte tra venerdì e sabato scorsi, allorquando diversi finanzieri erano in servizio presso il casello autostradale di Ventimiglia, per controllare a scandaglio i mezzi che stavano facendo ingresso nel territorio italiano.
Questi controlli sono proseguiti ininterrottamente fino a circa le cinque del mattino di sabato 15 febbraio, ovvero fino a quando è sopraggiunto un autobus di linea proveniente dalla Spagna e diretto in Romania, sul quale si trovavano numerose persone. I militari decidevano quindi di procede ad un controllo del mezzo e dei suoi viaggiatori, avvalendosi del pastore tedesco Zaffo che durante le prime fasi dell’attività non ha segnalato nessuna persona in particolare, né alcun bagaglio a mano. Dopo di ciò, il controllo è stato esteso al portabagagli dell’autobus, nel quale erano adagiate numerose valigie e pacchi. A differenza di quanto avvenuto fino agli istanti precedenti, il cane Zaffo è subito balzato all’interno del vano bagagli ed evidenziato un forte e chiaro interesse per un grande borsone di colore blu scuro. Alla luce di ciò, i finanzieri hanno quindi deciso di ispezionare il borsone segnalato: non appena è stato aperto, al suo interno sono stati rinvenuti diversi capi di abbigliamento riposti in modo di celare ad un primo sguardo un contenitore di plastica chiuso con del nastro isolante marrone e che emanava un forte odore simile a quello della marijuana. Pertanto il contenitore è stato subito aperto, ed al suo interno è stata effettivamente rinvenuta della marijuana per un peso complessivo poi quantificato in circa sei chilogrammi.
I militari operanti non sono però riusciti a risalire al proprietario del bagaglio in questione, perché il codice identificativo applicato dalla compagnia di trasporto sul borsone blu, non ha trovato alcuna corrispondenza con la lista passeggeri esibita dagli autisti dell’autobus, i quali, in merito, non stati in grado di fornire elementi utili ai finanzieri per collegare la marijuana ad uno o più viaggiatori presenti in quel momento.
La sostanza stupefacente, seppur a carico di ignoti, è stata sottoposta a sequestro e della vicenda è stata portata a conoscenza l’Autorità Giudiziaria competente.
Infine si aggiunge che i non meglio identificati responsabili del trasporto illecito, si erano premurati di inserire del caffè nel contenitore di plastica che custodiva la marijuana, questo al fine di cercare di sviare il fiuto dei cani antidroga.