Estorsione. È questa l’accusa mossa dalla Procura della Repubblica di Imperia nei confronti dell’ex assessore all’arredo urbano, oggi consigliere, del comune di Diano Marina Bruno Manitta. Gli uomini della squadra mobile della Questura di Imperia questa mattina hanno nuovamente perquisito l’abitazione dell’ex assessore in cerca di nuova documentazione ma stavolta, la perquisizione non è legata all’indagine sui presunti lavori fatti ai privati con personale e mezzi del comune, costatagli un avviso di garanzia per peculato, abuso d’ufficio e falso, ma bensì per estorsione. I fatti risalirebbero alla fine del 2012, quando Manitta avrebbe accompagnato due torinesi di origini calabresi ad un incontro con il gestore di un bar di Diano Marina. I quattro, secondo gli investigatori coordinati commissario capo Massimiliano Russo, avrebbero parlato del licenziamento di due dipendenti che minacciavano di fare causa al titolare del bar e che sarebbero stati minacciati. Si aggrava così la posizione di Manitta, uno degli amministratori più amati della piccola, ma problematica, cittadina rivierasca.
Contattato da ImperiaPost, l’avvocato di Manitta, Roberto Trevia, ha dichiarato: “Questa mattina il mio assistito ha subito una perquisizione personale ad opera della Polizia di Stato che ha avuto esito negativo. Il mio cliente non capisce in cosa può essere coinvolto e si ritiene estraneo a questa vicenda. Il reato contestato è estorsione ma davvero non siamo ancora riusciti a capire quando avrebbe commesso tale reato. Domani mattina mi recherò a colloquio dal dott. Cavallone per chiedere un appuntamento nel quale, Manitta, potrà chiarire la sua posizione. A questo punto voglio capire cosa c’è sotto. Appena avremo la possibilità di visionare gli atti daremo ampie spiegazioni”.