Diano Marina. Con otto voti a favore (la maggioranza) e 4 contrari, il consiglio comunale della città degli aranci ha approvato la mozione anti- migranti proposta dall’amministrazione Chiappori. Scintille in consiglio comunale tra il sindaco e le opposizioni con attacchi senza esclusione di colpi.
“Le patenti – ha detto Chiappori – da quelli che oggi fanno parte di questo film sui migranti la raccontano come la fa comodo. Vengono in Italia perché trovano un’accoglienza più che dignitosa. Non sono in campagna elettorale, noi abbiamo partecipato come comune all’Anci per parlare di questo argomento. Non abbiamo strutture idonee per ospitarli e dunque non possiamo farlo. All’Anci abbiamo detto che lo Sprar non lo accettiamo perché viene affidata ai comuni e non più dalle Prefetture. Io dico che non è vero che tutti scappano dalla guerra. Ci siamo incontrati con il prefetto e abbiamo creato un protocollo di intesa per evitare che alle 5 del mattino, dove nessuno ne sapeva niente, arrivassero 15 migranti, che sono più della cifra che doveva andare a San Bartolomeo. Alle domande quanti ne arrivano? La risposta era il numero li fanno gli sbarchi. Per quanto tempo? Chi? Non sapevamo nulla. E da dove vengono? Dicono scappano dalla guerra”.
Oggi abbiamo presentato mozione perché rimanga una traccia. Affermo che io in un programma elettorale avevo detto che puntavo sulla sicurezza e sul concetto immigrazione. Ho voluto fare il passaggio in piazza dove tutti e sette i sindaci avevano assicurato la loro presenza, ne mancava uno che ha poi parlato di trappolone leghista. Se andiamo al voto, se andiamo al Referendum vinco!
Se vengono qua devono vivere in una maniera normale e non come cani a 35 euro al giorno. Calma ragazzi di qui non si passa. Bisogna evitare lo schiavismo moderno senza palla al piede nei campi di cotone. Noi non li facciamo lavorare come bestie ma li trattiamo come bestie. Non è la serata di Minzolini stasera, io ho lasciato libertà di voto alla mia maggioranza. Nel Golfo ora sono previsti 140 da 70 che erano. Io mi alzo e alzo una bandiera, devo tutelare i miei cittadini dal punto di vista sanitario.
3 miliardi e 600 milioni ha speso lo stato italiano. gli facevo 3 miliardi di case e li facevo vivere in riva al mare. Promuovere in nord africa dei centri e non le stalle come dicono adesso. Voglio che ci siano dei centri e poi li andiamo a prendere perché dobbiamo la tratta degli scafisti, ci sono delle connivenze con sta gente lì.
Alfano in fatto di immigrazione ha fatto dei grandi danni in materia di immigrazione. Minniti lo conosco, la falsa solidarietà. Farò delle azioni di forza per fermare questa situazione. Faccio una battuta, visto che c’è un sindaco nel golfo che ce li vuole allora che inizi lui a prenderseli, poi verranno anche i comuni di Diano Marina e gli altri. E’ facile fare i buonisti con il sedere degli altri. Oggi non si pensi nessuno di farmi rompere per altri cinque anni di immigrazione, oggi è l’ultima volta che parlerò di immigrazione”.
Marco Ghirelli Pd: “Il sindaco ha fatto un intervento di tipo Fidelcastriano, quando il nonno di Cristiano Za Garibaldi partecipava ai consigli comunali. Ho avuto modo di dire cosa ne penso di questa mozione, in un colloquio cordiale con il sindaco. Dietro ad alcuni passaggi ci sono opinioni politiche legittime, se un marciapiede ci troviamo d’accordo su altri temi ci troviamo agli antipodi. Sulla gestione dell’immigrazione possiamo discuterne in maniera ampia ma non arriveremo mai ad una situazione definitiva. Non ha brillato l’azione di Alfano, Minniti è lì da troppo poco e si sta muovendo senza ideologia. Il futuro è problematico, arriveranno ondate importanti. A Diano è toccato fare la propria parte, ci possono essere dei problemi. Secondo me l’adesione allo Sprar, coinvolge persone che hanno maggiori requisiti per ottenere l’asilo politico. Ci sarebbe il problema tecnico amministrativo di rendicontare, non c’è dubbio, però saremo noi a tenere in mano il pallino. Se lei si preoccupa delle cooperative, se avesse aderito saprebbe lei di chi arriva e chi no. Lo Sprar porta vantaggi in più rispetto al Cas, garantirebbe un maggior filtro. Abbiamo il problema del luogo. Ci sono due aspetti che sono criticabili, sono le richieste del consiglio comunale che fa al sindaco. La seconda cosa che è deprecabile, quasi punitiva nei confronti dei nostri cittadini, è quello che se per ipotesi la prefettura ci fosse la disponibilità dei privati si auspica di promuovere causa di risarcimento danni causati alla collettività”.
Borgarello (M5S): Argomento migranti parecchio complesso. Mozione senza alcun fondamento giuridico, se lei è così inserito all’interno del Governo per la sua esperienza politica pregressa. Siamo nell’era della telecomunicazione e non sappiamo chi dice la verità. Mi sono rivolto all’Anci sul metodo di accoglienza dei migranti. Se avessimo aderito allo Sprar avremmo accolto solo 25 migranti, e lo dico con documenti alla mano. La clausola di salvaguardia è prevista per coloro che aderiscono allo Sprar. Il Governo ha stanziato 500 euro per ogni migrante per i comuni che potranno spendere come vorranno”.
Angelo Basso (Diano Riparte) :“Siamo convinti che l’Italia e l’Europa non stanno facendo abbastanza per questa immigrazione selvaggia. Pensiamo che per mitigare questa tragedia bisogna agire nei paesi di provenienza. Dobbiamo gestire la situazione con buon senso però. Non siamo d’accordo con i toni utilizzati dalle forze politiche. Queste persone, magari non fuggono da guerra ma fuggono da povertà e fame. Invitiamo il governo ad agire con fermezza, dobbiamo accogliere le persone senza ghettizzarle però. Non siamo d’accordo con la mozione di maggioranza, sembra che il sindaco si voglia mettere in mostra per una candidatura in qualche organo importante. Se avesse aderito allo Sprar il numero sarebbe stato limitato. Il sindaco lo sapeva? C’è un disegno dietro tutto ciò? Portare cittadini in piazza genera paura”.
L’assessore Luigi Basso: “L’unica class action che dovreste fare è quella nei confronti degli istituti che vi hanno dato istruzione. Non ho capito il ragionamento di Ghirelli da dove salta fuori:” incaricare per le ipotesi di accordo tra Prefettura e terzi privati uno studio legale di primaria importanza, senza alcun esborso per le casse comunali, per promuovere causa (class action) di risarcimento dei danni arrecati al turismo ed alla collettività, anche per la violazione del principio di libera concorrenza”. La difficoltà di comprendere uno scritto è una cosa grave. Non ci sono certezze nel numero di migranti nonostante Sprar o Cas, ma secondo voi siamo così cretini? Il prefetto ci ha chiesto l’utilizzo di immobili comunali. Potevamo fregarcene del programma come fa il Pd e dare accoglienza a queste persone. Noi amministriamo il comune e i soldi dei dianesi. La beneficenza e la carità la si fa con i propri soldi. Se avessi un immobile comunale, io prima ci metto gli italiani. Angelo, hai fatto le scuole di una volta dove insegnavano alcuni valori. Gli operatori del settore turistico alberghiero vivono questa emergenza con paura. Un amministrazione non può ignorare tutto ciò. Quando stiamo tutti bene, gli italiani, i cittadini, prima vengono loro per noi, noi siamo coerenti”.
IL SINDACO CHIAPPORI REPLICA ALLA MINORANZA
LA MOZIONE DEI MIGRANTI.
MOZIONE
– attualmente ogni migrante che inoltra la richiesta d’asilo ha diritto all’accoglienza, ottiene un permesso di soggiorno, l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale godendo del diritto alle prestazioni sanitarie in esenzione alla compartecipazione alla spesa;
– secondo i dati pubblicati dal Ministero dell’Interno solo una parte degli stranieri che arrivano dalla rotta africana presentano una domanda di asilo; ciò premesso il totale delle richieste di asilo esaminate sono state 26.620 nel 2013; 64.886 nel 2014 (+ 144% su anno); 83.970 nel 2015 (+ 32% su anno); 123.600 nel 2016 (+ 47% su anno);
– dalla valutazione degli esiti delle richieste di asilo, anche dopo eventuale ricorso, emerge che mediamente solo il 5% dei richiedenti ottiene lo status di rifugiato, il 60% delle domande riceve un diniego e il richiedente diventa a tutti gli effetti un clandestino; la restante parte delle domande di asilo è respinta tramutandosi in una forma minore di protezione (sussidiaria e umanitaria);
– il tempo medio di valutazione della richiesta di asilo é di 6/8 mesi per il procedimento di competenza della Commissione Territoriale competente, che può aumentare di altri 2/3 anni qualora il richiedente presenti ricorso contro il rigetto della domanda della Commissione territoriale;
– il Ministero dell’Interno, attraverso le Prefetture, corrisponde ai gestori o ai privati albergatori che accolgono gli immigrati l’importo di Euro 35,00, oltre IVA pro die per ciascun ospite assistito comprensivo di servizio lavanderia, pulizia locali, somministrazione di pasti, bevande, abbigliamento acconcio alla stagione, ricambi di biancheria, necessaire per la pulizia della persona, etc., oltre a “pocket money” nella misura di Euro 2,50 pro capite/pro die e una tessera/ricarica telefonica di Euro 15,00 all’ingresso;
– Ia gestione del fenomeno da parte del Governo Italiano è improntata alla accoglienza indiscriminata e senza filtri con sversamento a pioggia sul territorio della Repubblica di soggetti di dubbia identificazione, spesso privi di documenti di riconoscimento, di incerta provenienza, per un periodo di tempo imprecisato e senza alcuna garanzia circa il futuro dei richiedenti in caso (certamente probabile, stanti Ie statistiche fornite dal Ministero stesso) di un rifiuto della domanda di asilo;
– recentemente ha avuto risalto la richiesta del Prefetto ai Comuni del Golfo del reperimento di immobili comunali da adibire all’accoglienza dei migranti, richiesta alla quale é stata data risposta motivata negativa (che si allega alla presente mozione), cosi come l’invio repentino e senza previo avviso al Sindaco di San Bartolomeo, di un contingente di 14 richiedenti asilo, collocati in una villetta bifamiliare abitata da una coppia di pensionati con nipote di pochi mesi;
– le notizie del Golfo hanno creato notevole disagio e sconcerto tra la popolazione ai quali i Sindaci
del Golfo hanno risposto convocando una riunione informativa nella Piazza del Comune di Diano Marina alla quale hanno partecipato centinaia di cittadini dei Comuni interessati;
– nel corso della riunione — alla quale hanno partecipato attivamente i cittadini del Golfo — si è registrata la contrarietà della popolazione all’arrivo di un imprecisato numero di stranieri provenienti dall’Africa anche per i riflessi in tema di igiene, sicurezza e mantenimento dell’ordine pubblico pechè non sono stati forniti dalle autorità preposte dati certi sui numeri degli arrivi, sui tempi di permanenza, sulle condizioni igienico sanitariedegli ospiti;
– ancora nel corso della riunione pubblica si è delineato con chiarezza che l’invio forzato di persone straniere, senza identificazione, senza verifiche sanitarie, senza screening dei precedenti penali, in una località turistica nuoce gravemente alla libera e paritaria concorrenza con le località turistiche che non ospitano le ridette persone, località sia sul territorio italiano sia sul territorio di paesi stranieri, con le quali Diano Marina è in diretta concorrenza;
– la stampa, sia nazionale che locale, ha dato ampio risalto negli ultimi giorni al fatto che il Ministero dell’interno ha stimato per il 2017, n. 250.000 arrivi con un aumento del 67% su anno e che il numero di stranieri da collocare sul territorio della Liguria ammonterà a circa 13.000 unità a fronte dei 6.043 previsti inizialmente (un mese fa) nella conferenza Stati-Regioni;
Il Consiglio Comunale
chiede
al Governo Italiano
– di perseguire, insieme a tutte le istituzioni internazionali competenti, una politica concreta di aiuto nei paesi di provenienza dei migranti al fine di prevenire le partenze ed i rischi legati all’immigrazione illegale, sia per i migranti che per le popolazioni dei paesi di arrivo ed evitare invasioni incontrollate che impediscono la convivenza, l’integrazione e il rispetto della vita e della dignità di tutte le persone coinvolte utilizzando le risosrese finanziarie spese per la gestione degli arrivi per promuovere la costruzione di case e posti di lavoro direttamente in Africa;
– di promuovere in tutte le sedi opportune la creazione in Nord Africa di appositi campi gestiti insieme alle maggiori organizzazioni internazionali competenti, in cui convogliare i migranti che aspirano al riconoscimento dello status di rifugiato al fine di realizzare sul posto la verifica dell’eventuale sussistenza dei criteri richiesti dai Paesi dell’Unione Europea per essere immessi alla concessione del diritto d’asilo;
– di stroncare la tratta ed il traffico di essere umani inasprendo le pene per scafisti e affiliati che operano e sfruttano la tratta dei migranti, anche mediante l’introduzione di nuove fattispecie di reato;
– di prevedere che l’operatività dei nostri mezzi di soccorso sia della marina che della guardia costiera siano limitate solo ed entro le acque territoriali italiane e comunque vietare di operare nelle acque territoriali di paesi stranieri;
Chiede
alla Prefettura di Imperia
di ottenere il consenso preventivo da parte dei sindaci nel caso di invio di immigrati in strutture site nel comune relativo, sia per una questione di rispetto delle regole democratiche (i sindaci sono eletti dai cittadini), sia perché il sindaco è il responsabile della salute e dell’ordine pubblico sul proprio territorio;
– di comunicare ai Sindaci il numero massimo di arrivi previsti sul territorio dei rispettivi comuni e la indicazione del termine finale massimo di permanenza della colonia di migranti;
– di prevedere il rimpatrio immediato dei migranti ai quali sono state repsinte le domande di asilo e protezione non avendone titolo e che, quindi, sono clandestini e non possono e non debbono permanere nel territorio dello stato italiano;
– di redigere con i Sindaci separati accordi di programma per la gestione di strutture dove ospitare i migranti aventi diritto all’asilo o ad altre forme minori di protezione, comunicando il nominativo delle cooperative e/o dei privati che gestiscono l’accoglienza nonchè il regime di tassazione delle somme percepite a tali fini;
chiede
al Sindaco
di impegnarsi (visto che ai sensi dell’art. 32 della legge n. 833/1978 e dell’art. 117 del Digs. n. 112/1998 è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio) con il Consiglio Comunale ad assumere iniziative perché non si ricorra per alcun motivo alla requisizione degli immobili privati sfitti o non abitati e a a verificare, unitamente alle autorità preposte (Asl e Questura) le condizioni igienico sanitarie, di sicurezza, di agibilità delle strutture private eventualmente adibite all’accoglienza;
– a prevedere per le ipotesi di accordo tra Prefettura e terzi privati per la collocazione dei migranti a forme di tassazione specifica ed adeguata a ripagare le finanze comunali dell’aumento dei costi per servizi pubblici (in particolare sulla TARI) che graverebbero altrimenti nuovamente solo sui residenti dianesi;
– incaricare per le ipotesi di accordo tra Prefettura e terzi privati uno studio legale di primaria importanza, senza alcun esborso per le casse comunali, per promuovere causa (class action) di risarcimento dei danni arrecati al turismo ed alla collettività, anche per la violazione del principio di libera concorrenza;
– di riconfermare la non adesione del Comune di Diano Marina allo S.P.R.A.R. (sistema di protezione per richiedenti asilo ai rifugiati) alla luce della acclarata e ormai certificata mancanza di dati certi sul numero di arrivi, dato che a distanza di poche settimane la previsione dgli stranieri da collocare sul territorio della Liguria si è raddoppiata.