23 Dicembre 2024 17:57

23 Dicembre 2024 17:57

IMPERIA. TROPPI TAGLI IMPEDISCONO LA MANUTENZIONE DI STRADE ED EDIFICI SCOLASTICI. NATTA:”DA 14 MILIONI SIAMO SCESI A 170 MILA EURO. È UN DISATRO”/FOTO E VIDEO

In breve: Si è svolta questa mattina, venerdì 24 marzo, presso la Sala dei Comuni, la conferenza per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle carenze finanziarie delle Province, causate dai “tagli” provenienti da Roma

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Si è svolta questa mattina, venerdì 24 marzo, presso la Sala dei Comuni, la conferenza per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle carenze finanziarie delle Province, causate dai “tagli” provenienti da Roma, che impediscono adeguati interventi per la manutenzione delle strade e degli edifici scolastici. Presenti alla riunione i dirigenti dei vari settori competenti, Michele Russo, dirigente settore Ambiente e Patrimonio e competente delle Scuole, Giuseppe Carrega, dirigente settore Viabilità, Luigi Mattioli, dirigente settore Finanziario e l’avvocato Manolo Crocetta. I dirigenti hanno illustrato le situazioni in cui versano le strade provinciali e gli edifici scolastici di competenza dell’Ente, e le relative disponibilità finanziarie, alla presenza di diversi rappresentanti delle scuole della provincia e di alcuni sindaci.

L’incontro si è aperto con una panoramica della situazione finanziaria critica in cui versa l’ente provinciale da parte del presidente Fabio Natta che, insieme agli altri membri della Provincia, ha fondati timori che i tagli da parte di Roma possano causare enormi problemi nell’erogazione di servizi fondamentali per i cittadini, come le strade e le scuole, creando anche problemi per la sicurezza stessa delle persone. Per questo motivo, la Provincia di Imperia, d’accordo con le altre province d’Italia, ha intenzione di presentare un esposto alla Corte dei Conti, alla Prefettura e alla Procura della Repubblica per manifestare la seria preoccupazione riguardo alle conseguenze che questi tagli potrebbero portare. L’esposto sarà oggetto di discussione durante il consiglio provinciale, avviato subito dopo la conclusione della conferenza.

FABIO NATTA

“In questi giorni tutte le province italiane, o quasi tutte, per una decisione unanime presa in sede nazionale dall‘Unione Province di Italia, stanno presentando alle Procure, alle Prefetture, e alla Corte dei Conti un esposto cautelativo che va a evidenziare qual’è la situazione drammatica in cui si trovano le province italiane.

Oggi noi abbiamo portato all’attenzione del Consiglio Provinciale questa tematica e abbiamo portato all’attenzione dei soggeetti maggiormente interessati all’utilizzo dei servizi fondamentali che ancora oggi la Provincia da, le tematiche relattive alla grave situazione che abbiamo sulle funzioni fondamentali e in particolar modo sulla scuola e sulle strade.

Abbiamo incontrato i rappresentanti del mondo scolastico, i sindaci e i media per cercare di evidenziare le ‘anomalie’ che sta attraversando l’ente Provincia i senso lato.

Se non ci saranno dei correttivi immediati da parte del Governo e da parte del Parlamento con un iniziativa legislativa che va a mettere ordine sul comparto enti locali ci saranno delle conseguenze inevitabilmente quasi sicuramente, quasi certmente, molto serie e molto gravi sui cittadini.

Non si tratta di difendere un ente, un apparato, un agglomerato di privilegiati, ma si tratta di garantire i servizi fondamentali per il cittadino cominciando, per la nostra Provincia, dal discorso relativo alla viabilità provinciale e a quella della sicurezza degli edifici scolastici. Questi sono servizi che riguardano tutti i cittadini”

In sintesi la Provincia, dopo l’esito del referendum, rimane nella carta costituzionale subito dopo il Comune nell’ordine dell’importanza è considerato l’ente più importante di questo paese, gli si dice devi fare ‘x, y, z’, ma non gli si danno i soldi o meglio, gli si levano.

Il dato in una sintesi di questa problematica è che risorse, che le Province hanno come risorse proprie, per la Provincia di Imperia parliamo di circa 14 milioni, gli vengono praticamente prelevate dal Governo centrale.

Nelle altre Province di Italia, più o meno, la situazione è questa. Stranamente l’ammontare del prelievo è uguale a quello delle risorse proprie.

Anche se non ci fossero prelevate queste risorse, noi potremmo comunque andare avanti a un regime basso. In seconda per dire, non potremmo nè mettere la terza, nè la quarta. Comunque le risorse di cui abbimao bisogno per garantire seriamente queste funzioni, sarebbero ulteriori.

Chiediamo quanto meno che queste vengano ripristinate, perchè altrimenti i rischi per la sicurezza e per i servizi, da domani, potrebbero essere davvero elevati”.

MICHELE RUSSO

“Nel conteggio dei 200 mila euro per 79 mila metri quadrati, ovvero 2.54 al metro quadro, parlavo della manutenzione ordinaria. La Provincia ancora per quest’anno ha potuto spendere 400 mila euro e almeno 320 mila sono agli edifici scolastici per il riscaldamento.

10 euro al metro quadrato per poter arrivare a 500 mila euro di manutenzione ordinaria e mettere mano a tutte quelle condizioni che conosciamo del milione e mezzo, 2 milioni di euro per le scuole, quando è da un massimo di 5 anni che non abbiamo più la possibilità di fare manutenzione straordinaria.

Il mio settore ha sempre partecipato a tutti i bandi regionali e ministeriali e infatti partecipando a questi bandi, siamo riusciti ad avere un finanziamento per 300 mila euro del Nautico di Piazza Roma a Imperia dove la Provincia ha partecipato con il 10%. I lavori inizieranno quest’estate.

Abbiamo vinto un finanziamento per l’ITIS di via Santa Lucia, dove la Provincia partecipa con l’11%.

Siamo riusciti partecipando a tutti i bandi a poter fare lavori per 7/800 mila euro per la manutenzione straordinaria. Partecipando ai bandi, vincendoli e partecipando con una partecipazione del 10%.

Con questa situazione non riusciamo neanche più a partecipare a questi bandi perchè la legge ci obbliga a co-partecipare con un finanziamento del 10%”

Una somma pari a 2.5 euro a metro quadrato, 79 mila metri quadrati per 2.5 euro. Un ulteriore calcolo, sempre per dirvi le condizioni assurde, abbiamo 24 euro ad alunno. È importante che voi pensiate che noi abbiamo soltanto 2.59 euro a metro quadrato.

In questo ultimo periodo si evidenziano interventi di somma urgenza perchè la Provincia non ha mai, non può e non deve chiudere una scuola. Raccattando il fondo del barile, facendo i salti mortali, quando ho avuto le somme urgenze di alcuni edifici scolastici, si è data da fare, ha fatto l’impossibile affinchè il servizio al cittadino dell’educazione scolastica non fosse interrotto”.

GIUSEPPE CARREGA

“Le strade della Provincia di Imperia, che come tutti noi sappiamo perchè è stato detto anche nella conferenza stampa precedente, sono circa 763km.

Lo stato di queste strade è in uno stato pre emergenziale. Le strade hanno bisogno di riprendere una manutenzione ripetitiva e continuativa, che è una manutenzione ordinaria annuaria e che si deve fare ogni anno, soprattutto per quanti rigurda il manto stradale e il piano viabile.

Qualora questa manutenzione non dovesse effettivamente riprendersi, noi rischiamo di perdere un vero e proprio patrimonio. Dopo 10 anni, dopo un arretrato manutentivo di 10 anni, la strada rischia di perdere tutti i requisiti di sicurezza per quanto riguarda la sua percorribilità. Dovrebbe essere rifatta ex novo.

Noi stiamo parlando di una manutenzione ordinaria, che in base ai criteri tecnici di adeguatezza e di efficienza continuativa e ripetuta. Si tratta di una manutenzione leggera. Una manutenzione leggera per delle strade provinciali a bassa e media intensità di circolazione, con una larghezza media di circa 5,5 / 6 metri, costa circa 1600 euro a chilometro.

Attualmente per il 2017 noi abbiamo 279 mila euro in disponibilità per la manutenzione ordinaria. Significa che potremmo spendere per ripristinare il manto stradale e il piano viabile circa 360 euro.

Altre problematiche che sono connesse alle infrastrutture stradali, pensiamo ai ponti. I ponti hanno bisogno dopo circa 25/30 anni dalla loro costruzione hanno bisogno di verifica e anche manutenzione.

Anche qui, come per il manto stradale, qualora questa manutenzione venga ritardata c’è rischio che il ponte non sia più agibile, o quanto meno c’è l’obbligatorietà da parte dell’ente proprietario della strada di apporre una limitazione di peso, che come tutti ben sapete ha delle conseguenze non solo per la mobilità e la circolazione dell’individuo, ma ha anche delle conseguenze negative per tutto il tessuto socio economico dell’intera Provincia.

Mettere un limite di 3,5 tonnellate su una strada o su un ponte, significa non consentire il passaggio del trasporto pubblico, il passaggio di mezzi di determinate dimensioni e automaticamente significa far lievitare i costi per qualsiasi opera o qualsiasi manufatto, per qualsiasi intervento voglia essere eseguito”.

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