Ovazione in sala stampa per l’arrivo dei “Perturbazione”, applausi e anche qualche balletto che ha rilassato immediatamente il gruppo che ha improvvisato una mini coreografia sulla loro canzone. http://www.youtube.com/watch?v=eQSm2wRubgE “Con “L’unica” volevamo fare una canzone d’amore, è stata scritta 2 anni fa e l’avevamo esclusa dal nostro ultimo album di un paio di anni fa. “L’Italia vista dal bar” invece ci porta a considerare l’Italia, ma lo stesso Festival, come un carrozzone tanto criticato. E’ come se le persone sentissero il bisogno di prendere le distanze da qualcosa e in un bar ci sono tanti catalizzatori di argomenti. Il bar è una sorta di “sfogatoio“. Spiega Matteo, il cantante parlando delle due canzoni portate in gara. “Sono 20 anni che scriviamo canzoni, non abbiamo mai fatto misteri che non vogliamo paletti sui generi musicali, scappiamo dalla definizione di musica di nicchia. Siamo cambiati, forse meno ingenui, ma quello che siamo è questo. Non siamo alieni, se siamo piaciuti un punto in più al Festival”. “A metà marzo iniziamo un tour di un mese e mezzo. Siamo molto contenti di tornare sul palco e soprattutto di tornare al sud dove manchiamo da un po‘.