5 Novembre 2024 17:18

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5 Novembre 2024 17:18

IMPERIA. IL PORTO DI ONEGLIA AD ASSONAUTICA E VELE D’EPOCA OGNI ANNO. SINISTRA ITALIANA: “MANOVRA ELETTORALE DI CAPACCI CHE CERCA UNA NUOVA COLLOCAZIONE”

In breve: Sinistra Italiana Imperia, nella persona di Carla Nattero, ha preso posizione in merito alla decisione del Sindaco di Imperia Carlo Capacci di affidare la gestione del porto di Oneglia ad Assonautica

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Sinistra Italiana Imperia, nella persona di Carla Nattero, ha preso posizione in merito alla decisione del Sindaco di Imperia Carlo Capacci di affidare la gestione del porto di Oneglia ad Assonautica, per preservare il futuro dell’associazione presieduta da Lucio Carli e per garantire l’organizzazione annuale e non più solo biennale del raduno delle Vele d’Epoca.

La presentazione del progetto dell’amministrazione Capacci di concedere ad Assonautica la gestione della banchina di Calata Cuneo per gli ormeggi degli yacht, sottraendola perciò alla Go Imperia, dimostra che il Sindaco non crede nella gestione pubblica dei porti della città.

Non si comprenderebbe altrimenti la scelta di sottrarre alla società del comune uno dei suoi più consolidati asset. Un’ attività che garantisce alla Go Imperia una indispensabile e stabile fonte di profitto in grado di compensare le difficoltà di gestione del bacino di Porto Maurizio, derivanti dai limiti strutturali di quest’ultimo (mancato completamento o cattiva realizzazione delle opere a mare o di quelle di collegamento) a cui vanno sommati i problemi derivanti dai contenziosi ancora in essere con parte degli utilizzatori dei posti barca.

Un fallimento indotto da un calo degli introiti della gestione pubblica del porto aprirebbe infatti le porte ai privati, scelta peraltro ipotizzata da Capacci in una intervista di fine d’anno. Il tentativo di minimizzare la resa economica garantita dalla Go Imperia dal bacino di Oneglia (che ammonterebbe a circa 30.000 € l’anno) stride con quanto poi affermato in merito alla possibilità per Assonautica di trarne invece profitti sufficienti a indennizzare la società del comune e finanziare l’organizzazione delle Vele d’Epoca con cadenza annuale. Delle due l’una, o il bacino di Oneglia rende solo 30.000€ l’anno e quindi non è realistico che finanzi chissà quali manifestazioni oppure i dati sono volutamente sottostimati per garantire certezza di risorse ad Assonautica a danno della società del Comune.

Se poi si ragiona sul fatto che i servizi a terra nel bacino onegliese sono stati affidati negli anni, previa gara pubblica, alla compagnia portuale Maresca, può magari sorgere il dubbio che al solito poi si voglia scaricare il peso di un’operazione che non regge sulle spalle del soggetto più debole, ovvero chi lavora sul porto. E’ quindi comprensibile anche la preoccupazione sollevata dai lavoratori della Go Imperia che vedono sottrarre alla loro società una fonte di profitto senza la quale si può mettere a rischio la solidità della stessa e quindi i loro posti di lavoro.

Le facili rassicurazioni portate da Capacci su queste questioni non possono che allarmare ulteriormente in quanto denotano una pericolosa sottovalutazione del problema. C’è poi infine un punto che può apparire di natura tecnica ma che, viste le esperienze passate, dovrebbe far riflettere. Come può il Comune di Imperia affidare senza gara ad un soggetto non pubblico come Assonautica la gestione di un bene della città? Quali competenze tecniche o aziendali può offrire per garantire una efficace gestione dello scalo a vantaggio del Comune? Le esperienze passate in cui ci si è affidati senza garanzie a soggetti di fiducia non depongono a favore.

Se Assonautica vuole dare un contributo allo sviluppo della portualità, svolgendo un lavoro che le consenta di acquisire risorse, chieda di lavorare, anche in collaborazione con la Go Imperia, ad un progetto per lo sviluppo della nautica, in particolare quella sociale, senza imbarcarsi in questo progetto che è confuso e maldestro.

Viste le sofferenze che questa decisione ha creato nella maggioranza, in particolare nel PD, noi riteniamo che in sostanza si tratti di una mossa di carattere preelettorale del sindaco che cerca una nuova collocazione nello schieramento politico per garantirsi la rielezione. Considerata comunque la importanza, la gravità e la valenza strategica di questa scelta, riteniamo che essa debba essere discussa e affrontata al più presto in Consiglio Comunale.

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