È una delle tre regioni in cui i punti nascita soddisfano le condizioni stabilite dal Ministero.
La Liguria è una delle tre regioni italiane (insieme a Val d’Aosta e Molise) in regola sulla messa in sicurezza del percorso nascite, l’insieme di dotazioni strutturali e continuità di assistenza che, in base ai criteri stabiliti dal Ministero della Sanità, creano le condizioni per una gravidanza sicura. Il piano nazionale dell’Agenas sui punti nascita a rischio, aggiornato a dicembre 2012, certifica che in Liguria non ci sono più strutture che gestiscono meno di 500 parti all’anno: è una delle conseguenze di razionalizzazioni e accorpamenti stabiliti dal piano sanitario regionale.
«Come Regione abbiamo intrapreso già da tempo il percorso per la messa in sicurezza – ha commentato l’assessore alla salute Claudio Montaldo – accorpando le strutture che non facevano un numero sufficiente di parti, che dovevano già essere chiuse tre anni fa in seguito all’accordo Stato Regioni. Siamo in grado di assicurare un’assistenza qualificata. Tra le 128 strutture in Italia considerate a rischio per la sicurezza della mamma e del bambino ce ne sono alcune comprese in regioni virtuose del nord, ma la Liguria è una delle poche completamente in regola».