Si è tenuto questa mattina, giovedì 30 marzo, l’incontro tra il sindaco di Imperia Carlo Capacci, l’assessore comunale Simone Vassallo e una delegazione di genitori dei ragazzi che fanno parte del settore di nuoto agonistico della Rari Nantes. La riunione è stata organizzata a seguito della decisione da parte della società di sopprimere l’attività agonistica per gli over 13 a partire dal prossimo anno.
A seguito dell’annuncio, infatti, è scoppiata la polemica tra i genitori degli atleti che fanno parte delle categorie over 13 del nuoto agonistico, poichè i figli non avrebbero più modo di praticare questo sport, escluso a livello amatoriale, se non spostandosi da Imperia.
I genitori hanno esposto le loro preoccupazioni agli amministratori, proponendo di convenzionarsi con una società esterna a cui possano tesserarsi per far continuare i corsi di nuoto agonistico ai ragazzi. Il Comune ha preso nota di tutte le richieste e ha dimostrato la disponibilità a farsi da mediatore con la Rari Nantes, proponendo di organizzare un incontro con la società per cercare di aprire un dialogo.
SIMONE VASSALLO
“Quello che mi preme più di tutto è cercare di ottenere un risultato concreto, al di la delle parole, al di la di tutto quello che viene fatto politicamente in una piscina. Credo che sia doveroso un incontro fra la società Rari Nantes e i genitori di questi ragazzi che fanno nuoto e vogliono proseguire a fare nuoto.
Il Comune si pone come parte mediatrice per trovare un accordo conciliatorio. L’interesse pubblico va sopra tutte quelle che sono le diatribe che la politica a volte fa la sua parte. L’obbligo della Rari Nantes di svolgere determinate attività sportive da parte del Comune non lo ha. Il Comune dà in gestione alla Rari Nantes, quindi con contributo pubblico, l’impianto pubblico natatorio. Non può entrare in merito all’attività sportiva.
Questo non significa che la mia figura di assessore allo sport non è vicina a queste persone e sicuramente cercherà di trovare un quadro perchè questi ragazzi rimangano ad Imperia e possano continuare a fare nuoto.
Si vedrà come fare, se cercare un accordo con la società, quindi con la Rari Nantes, oppure vedere di utilizzare lo specchio acqueo magari aiutati da altre società.
Questo è un punto di incontro all’ordine del giorno che discuteranno chiaramente i genitori con il presidente e il Consiglio Direttivo della Rari Nantes. Io mi faccio portatore di questa problematica”.