23 Dicembre 2024 20:12

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IMPERIA. EX SAIRO. SVOLTA STORICA, VIA LIBERA DELLA SOPRINTENDENZA ALLA DEMOLIZIONE. CAPACCI:”PASSAGGIO CHIAVE VERSO LA RIQUALIFICAZIONE”/IL PROGETTO

In breve: Nei giorni scorsi, infatti, è pervenuta in Comune a Imperia l'autorizzazione da parte della Soprintendenza per la demolizione dell'ala est dell'edificio

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Primo passo importante verso il via al progetto di riqualificazione dell’ex Sairo. Nei giorni scorsi, infatti, è pervenuta in Comune a Imperia l’autorizzazione da parte della Soprintendenza per la demolizione dell’ala est dell’edificio. 

Nel dettaglio, si tratta di una porzione dello stabile che risale agli anni ’40 e che non fa parte invece dell’impianto originale, progettato dall’ing. Porcheddu nel 1912. L’autorizzazione della Soprintendenza è un passaggio fondamentale, propedeutico al via libera definitivo all’intervento di riqualificazione che, lo ricordiamo, prevede la realizzazione di un villaggio dello sport. 

Il progetto, a cura dell’architetto Andrea Barla e finanziato interamente dall”Imperia Sviluppo’ (società le cui maggioranza delle quote sono di proprietà della famiglia Carli) , comprende un ostello della gioventù, una palestra, un’unità residenziale-commerciale, un’isola pedonale pubblica,  un parcheggio privato pertinenziale, un parcheggio pubblico pertinenziale e di un parcheggio pubblico. Solo l’ala est dell’ex Sairo verrà demolita, mentre il resto della struttura verrà valorizzato.

Ottenuta l’autorizzazione alla demolizione, il progetto dovrà ora passare al vaglio della Commissione Paesaggio del Comune di Imperia e successivamente della Soprintendenza. 

“Questo è certamente un passaggio fondamentale – commenta a ImperiaPost il sindaco Carlo Capaccie se tutto andrà per il verso giusto, i lavori potranno prendere il via tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018″. 

“È un passaggio molto importante – aggiunge l’assessore Enrica Fresiain quanto ci permette di avviare tutti i successivi passaggi burocratico/amministrativi, dal passaggio alla Commissione Paesaggio sino all’approvazione della Soprintendenza, fino all’accordo procedimentale tra privato e pubblico”.

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