24 Dicembre 2024 01:35

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MIGRANTI. IL SINDACO DI DIANO MARINA CHIAPPORI A GENOVA DAL MINISTRO MINNITI:”LO STATO NON CI DÀ RISPOSTE. NOI SIAMO IN TRINCEA E VOI…”/FOTO E VIDEO

In breve: Tappa genovese per il sindaco Chiappori e vice sindaco Za Garibaldi di Diano Marina in occasione dell'incontro dal titolo "Sicurezza e Immigrazione" organizzato dall'Anci Liguria

chiappori minniti

Tappa genovese per il sindaco Chiappori e vice sindaco Za Garibaldi di Diano Marina in occasione dell’incontro dal titolo “Sicurezza e Immigrazione” organizzato dall’Anci Liguria alla presenza del Ministro dell’Interno Marco Minniti. Sindaci e amministratori liguri, c’era anche il presidente della Provincia Fabio Natta e l’assessore imperiese Fabrizio Risso, hanno esposto le loro criticità in tema di sicurezza e di accoglienza dei migranti.

Il sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori, ha dichiarato: “Io ritorno indietro con il tempo oggi e ricordo D’Alema e anche Minniti. Ed è per questo che posso affermare, visto quello che è successo qualche anno dopo, che forse se avessimo fatto un Ministro diverso qualche cosa sarebbe andata un po’ meglio.

È del tutto evidente però, che noi siamo in trincea e voi non ci siete proprio così dentro. Noi sindaci rispondiamo per tutti gli errori che vengono fatti oltre il nostro mandato.

Certamente tra Provincia, Regione e Stato noi poi dobbiamo prendere legnate da tutti. Dicono tutti quello che dobbiamo fare, anche per conto nostro. Abbiamo il problema di governare, abbiamo il problema di 9 milioni di fondo cassa che non posso utilizzare per il pareggio di bilancio, abbiamo tre milioni portati via con un fondo di solidarietà, rapinati. Abbiamo una rapina del 50% dell’IMU, tassa prettamente federalista. Che poi mi contraddistingue questo fazzolettino, tutti si aspettano che io dica qualcosa fuori dal normale, non è vero.

Sono il Sindaco e porto oggi i saluti del Comune che rappresento, che è uno dei primi Comuni turistici della riviera di ponente. Ed è per questo che io mi faccio carico, non sono andato allo Sprar, continuo ad avere un buon colloquio, direi ottimo, con la Prefettura di Imperia, per cercare di trovare la quadra, perchè io ritengo che questo sia importante, che i numeri non vengano fatti da voi, del tipo paesino 6, 12, 25 e poi date un numero totale alla Provincia di Imperia e poi lasciate ai sindaci l’incombenza di poter mettere questa gente, io non sono cattivo, non sono buono, però oggi ci sono i cattivi e buoni nel ragionare su dove mettere questa gente, che dice tu non ce li hai, io li ho e allora li devi prendere anche tu. Io devo anche salvaguardare l’economia della mia città.

Salvaguardare l’economia della mia città magari potrebbe anche darsi che con un sindaco dei Comuni limitrofi, perchè, se io faccio 900 mila presenze potrebbe darsi nell’immaginario il fatto che li ci vengono persone normali, disgraziati, onesti o meno però possono incrinare il tessuto economico.

Io posso anche mettermi d’accordo con un sindaco vicino, che non è quello che avete detto voi 6 qui 3 là, 2 là, lo decidiamo noi. Siamo 66 comuni della Provincia di Imperia, lasciateci almeno la condizione di decidere dove metterli.

Lo dico perchè altrimenti avremo un deterioramento, che passa anche sul fatto che alle domande non date mai risposta. Quanti ne arrivano? Non lo sappiamo, Quanto si fermano? Non lo sappiamo, speriamo che se ne vadano in Francia, Germania, etc.

Avanti così le domande si sommano e a questo punto noi abbiamo paura. Paura perchè se è un giro senza fondo, non sappiamo cosa fare perchè abbiamo già mille problemi.

Con ultimo un ricordo che mi ha portato a lei Ministro, ma che mi porta indietro nel tempo è quando Pertini andò in in Francia e mio padre era nei campi di concentramento, aspettavano tutti e due di tornare in Italia, In un paese che speravano fosse democratico. Uno è ritornato e ha fatto il presidente, mio padre ha lavorato e ci ha lasciato qualche cosa.

La domanda è: la dobbiamo perdere? oppure dobbiamo comunque provare a trovare la quadra. Per questo tipo di immigrazione che non è fatta di migranti che scappano dalla guerra perchè li abbiamo Nigeriani, Ganesi, Ivoriani non vengono dalla guerra e quindi bisognerà fare uno screening che passa attraverso un piano di sicurezza”.

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