Sarebbe stato confezionato un dossier sull’assessore al bilancio e tributi Luigi Basso. È stata questa una delle prime notizie emerse dalla conferenza stampa indetta da Basso per chiarire la spinosa vicenda che l’ha visto, suoi malgrado, protagonista delle cronache degli ultimi giorni. Si tratta del presunto sconto sull’IMU di cui Basso avrebbe goduto trasformando la sua abitazione, di proprietà del padre dove tutt’oggi risiede, nel suo ufficio. Il dossier confezionato secondo Basso dai “soliti noti” sarebbe stato consegnato almeno ad un giornalista e conterrebbe appunto alcune informazioni sulla situazione abitativa e fiscale dell’assessore dianese. Basso, su consiglio del sindaco, ha deciso però di non querelare nessuno perché in questi ultimi due anni sarà impegnato a “calmare gli animi a Diano Marina”.
L’esponente leghista, però, non rinuncia a difendersi: “Il mio ruolo pubblico mi fa credere che sia opportuno che io dia delle spiegazioni ai cittadini dianesi. Innanzi tutto è bene chiarire che non sono qui per rassegnare le mie dimissioni e ciò non è mai stato messo in discussione dal sindaco e dall’amministrazione comunale. Ho pensato a questa ipotesi solo quando ho visto che sono stati chiamati in ballo i miei familiari e sarebbe stato solo per difenderli.
Si tratta di un attacco politico piuttosto palese di cui conosco i mandanti. Purtroppo sono state date notizie false ai cittadini con titoli di giornale del tipo “L’assessore dribla l’Imu”. Fa dispiacere che sia stato fatto l’accostamento al caso della Idem, non c’entra nulla. L’ex ministro dello sport era proprietaria con il marito di due prime case di cui una è stata adibita a palestra.
I dati riferiti dai giornali sono errati, sono riferiti ad un altro appartamento presente nello stesso stabile. Mio padre, ex dipendente pubblico che ha sempre pagato le tasse sino all’ultimo centesimo, non è proprietario di tutta la palazzina ma solo di due appartamenti. È stato voluto far passare il messaggio del possidente terriero con il “panama” in testa che ha cercato di non pagare le tasse.
Risiedo in quell’appartamento, in v.le Matteotti 99 int.3 dagli inizia degli anni 90 e nel 2001 l’ho “trasformato” nel mio ufficio. Nessuno sino al 2011 ha detto nulla poi da quando sono diventato assessore le cose sono cambiate. È una situazione di cui è stata informata già all’epoca sia la Procura della Repubblica, l’agenzia delle Entrate e l’ordine degli avvocati. L’appartamento è accatastato come A2.
La domanda è: può un professionista ubicare il proprio studio nella sua abitazione? La risposta è sì. Non ho messo in atto un piano con mio padre per avvantaggiarmi economicamente.
La seconda domanda è: devi modificare la destinazione d’uso? La risposta che danno i TAR è no. Perché sono attività che non richiedono trasformazioni edilizie e perciò non sono soggette al pagamento degli oneri di urbanizzazione.
C’è stato un cambio d’uso. La Legge regionale 16 all’art. 13 del 2008 lo prescrive (clicca QUI).La cosa che fa piacere dei dossier è la conferma della mia cristallinità e trasparenza. Ben vengano questi dossier dunque. Questa mattina il sindaco mi ha chiesto di non fare delle querele come avevo preannunciato. Noi abbiamo messo a posto i conti del comune e bisogna mettere a posto gli animi di questo paese. Siamo stati accusati di ogni nefandezza, di collusione con la criminalità organizzata e di razzismo.
Noi non utilizziamo queste armi ci prendiamo le coltellate bisogna andare avanti con la serietà di sempre. Se ci saranno verifiche e accertamenti saranno ben accetti.
I due avvocati: Stefania Uva e Bianca Giaccardi a titolo di cortesia hanno il recapito nel mio ufficio, è un punto d’appoggio. Le mie colleghe non hanno mai ricevuto alcun incarico da parte del Comune e che io sappia non hanno cause contro il Comune. L’avv. Uva difende Chiappori a titolo personale in una causa penale.
Per due anni ho fatto determinate denunce su com’è stata amministrata la città. L’opposizione ha tutti i diritti del mondo, che facciano quello che vogliono. Noi impiegheremo il tempo per calmare gli animi. I giudici veri che decideranno su questa vicenda saranno i dianesi alle prossime elezioni”