4 Novembre 2024 19:03

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4 Novembre 2024 19:03

DIANO MARINA. COMUNE E FEDERALBERGHI UNITI PER RIAPRIRE LO IAT DI PIAZZA DANTE. CHIAPPORI:”APERTO DA GIOVEDÌ 13 E POI…”/ I DETTAGLI

In breve: Grazie alla collaborazione tra il comune e gli albergatori sono stati stampati migliaia di depliant e mappe in varie lingue a distribuire ai turisti.

iat diano marina

Venti mila mappe di Diano Marina, 8 mila della provincia di Imperia, 15 mila brochure del golfo dianese (di cui 4 mila in tedesco, 4 mila in inglese e 7 mila in italiano). 27 mila brochure della provincia di Imperia varie lingue (10 mila in italiano, 9 mila in tedesco, 6 mila in inglese e 2 mila in francese.

Sono questi i numeri snocciolati questa mattina dal presidente della zonale di Diano Marina di Federalberghi Americo Pilati alla presenza del sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori nell’ambito della conferenza stampa sulla riapertura dello IAT (Ufficio informazioni accoglienza turistica) della città degli aranci. 

“È una conferenza stampa storica – esordisce il sindaco Chiappori – dopo anni siamo riusciti a collaborare. Siamo rimasti soli dal punto di vista del supporto della Regione. Gli IAT sono chiusi e soldi non ce ne sono ma noi continuiamo a tenere duro. Apriremo lo IAT di Diano Marina da giovedì a lunedì di Pasquetta dalle 9 alle 12 con il personale del comune. Stiamo valutando i preventivi per la gestione semestrale dello IAT da parte della G.M. S.p.A., per noi è una spesa considerevole, si aggira sui 45 mila euro. Quest’anno Pilati & C. si sono impegnati a mettere in campo il materiale cartaceo: piantine e depliant. 

Come comune ci siano attivati con gli altri comuni chiedendo loro se avevano piacere di rifornirci del loro materiale. Sanremo, Bordighera, Dolceacqua ci manderanno il loro materiale perché i nostri turisti si spostano. Lo IAT è un sacrificio grosso a fronte di 9 milioni di tagli e altri 9 milioni di fondo cassa che non possiamo spendere”. 

“Il sindaco – commenta Pilati – ci ha chiamato quest’inverno dicendoci che c’era il rischio di non aprire lo IAT per mancanza di soldi per stampare il materiale cartaceo.  In una città con 850 mila presenze l’ufficio informazioni ci deve essere, esiste in tutto il mondo. La distribuzione cartacea serve, in albergo si obbliga a tenere un desk con tutti i depliant della provincia. 

Ho preso perciò la decisione quella di cercare qualcuno che raccoglieva attraverso gli albergatori e poi attraverso gli sponsor. Quando c’è da metterci la faccia tocca al più vecchio. Abbiamo raccolto una ventina di sponsor. Le 800 mila presenze le consideriamo nostre, con i nostri alberghi, con i contratti con le agenzie, con internet e i clienti che tornano. Tutto quello che avviene oltre a questo spetta ad altri: Comune, Provincia, Regione. Noi dobbiamo spendere i soldi in promozione e far venire la gente. 
Ringrazio i venti sponsor, spero che il prossimo anno non si debba fare questa cosa. Il materiale costa e noi non lo faremo pagare.

Residence, case per vacanze, b&b, e tutto il sottobosco a cui diamo la roba gratis. Gli appartamenti normali affittati in nero non hanno diritto di ricevere i depliant. Mi risulta che il comune ha cominciato a fare i controlli, mi auguro che a breve tutti giochiamo alla stessa maniera. Le cartine provinciale e Dianese sono pronte domani. Spero che lo IAT sia aperto già il 25 aprile e il primo maggio per poi proseguire tutto l’anno con il nostro consorzio.

L’operazione è costata circa 10 mila euro. Quasi tutti gli albergatori medio-grandi hanno aderito, le aziende locali, pizzeria, ristorante, bar, negozio di scarpe e abbigliamento, immobiliare, un orefice”.

“Al di là del comune di Diano Castello, che abbiamo coinvolto, noi – interviene nuovamente Chiappori –  abbiamo fatto fare i depliant senza limiti territoriali. Non abbiamo preso soldi da Cervo e San Bartolomeo al Mare perché abbiamo una visione globale del turismo”.

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