“Il Sanremo di Fazio dell’anno scorso l’ho visto e ho detto ‘L’anno prossimo mi presento’ – racconta Ron in conferenza stampa – Non sapevo se sarei stato preso o no, ma sapere che accanto a Fabio c’è Maurizio Pagani ti fa venire voglia di farti sentire. Ieri sera quando sono salito sul palco me la sono fatta addosso, non so cosa c’è su quel palco“
Ron racconta anche il suo nuovo album e i piccoli capolavori che nasconde”Roberto Vernetti e Michele Crivati hanno vestito le mie canzoni nuove in modo molto intelligente, attuale. C’è un po’ dei Coldplay e dei Sigur Rose dentro. Ho collaborato anche con Dargen D’Amico. Nell’album c’è una novità inedita, una canzone di Lucio Dalla del 1992 che mi ha praticamente fatto una foto canora e mi ha fatto una dichiarazione di amicizia”
Il titolo della canzone che ha passato il turno è in inglese “Sing in the rain” e la domanda sorge ovviamente spontana, perchè non in italiano? “Non ho italianizzato questo titolo perché è un omaggio alla famosa canzone. In questi 44 anni di musica ho passeggiato tra tanti generi, incontrando difficoltà o momenti splendidi e io ho sempre cantato anche sotto la pioggia, quando i momenti non erano positivi. Ecco perché il titolo.
“La mia esperienza a Casa Sanremo? Mi sono rivisto nel passato, ho fatto tanti concorsi anche io. Da 40 artisti ne abbiamo dovuti scegliere 8 e fra questi c’erano Vadim e Bianca. E’ stata un’esperienza bellissima. Quando cantavo io non c’erano distinzioni tra big o giovani, non si era penalizzati perchè sei un esordiente”