La voce calda e graffiante di Zibba scalda subito i giornalisti in sala stampa Lucio Dalla e viene accolto tra applausi e grida facendogli subito capire quando è apprezzato con la sua canzone
“Canto le mie canzoni da quando sono nato, e le scrivo da quando ne avevo otto. Il mio professore mi diceva che ero un paraculo anche se ero bravo in italiano, si accorgeva che sapevo rigirarmela bene. Le collaborazioni sono anche state fondamentali come quella con Mirò, il testo è molto femminile e una persona splendida come lei poteva dare un qualcosa in più alla canzone”.
“Zibba è un nomignolo che mi hanno dato alle superiori e mi è rimasto addosso, anche mio padre mi chiama così, la firma vera (Sergio Vallarino) la faccio una o due volte all’anno. Mia moglie non è una mia grande fan, ha conosciuto prima la persona, poi è diventata mia fan dopo un po’ di tempo”.
“Per il tour non vogliamo alzare il prezzo, se una persona non ha i soldi per il pane, figuriamoci per un concerto quindi restiamo sui 12,90 euro. Sono una persona serena e sono felice di potermi raccontare tramite le canzoni.
“Devo quasi tutto alle radio indipendenti, ho fatto centiaia di interviste all’anno e lo devo a voi. Quando sei indipendente fai i conti col tuo mondo, quando diventi più conosciuto ti vogliono anche le radio nazionali, ma è normale!”