“Le polemiche sollevate dal consigliere De Ferrari sono offensive nei confronti del territorio ligure e di tutti i produttori, ben 1.250, che chiedono a gran voce un riconoscimento della Dop per identificare la taggiasca solo ed esclusivamente con il territorio ligure. Senza questo riconoscimento, i nostri produttori sanno bene che saranno esposti a una sempre maggiore concorrenza sleale da parte di produttori di altre regioni e addirittura di altri Paesi come Tunisia, Grecia o Spagna.
Pertanto, invito il consigliere a pesare bene le parole prima di confondere produttori e opinione pubblica su una questione seria e delicata da cui dipende il futuro di una tradizione ultracentenaria e il destino di decine e decine di aziende liguri”. Lo dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai, rispondendo alle dichiarazioni del consigliere De Ferrari al termine della commissione Attività produttive che si è svolta oggi in Regione sul tema del riconoscimento Dop taggiasca.
“Al consigliere – continua l’assessore Mai – probabilmente non sono ancora ben chiare le ragioni sottoscritte da ben 1.251 aziende del territorio che hanno aderito al Comitato promotore per difendere la tipicità delle nostre olive dal rischio, più che reale purtroppo, dell’invasione sul mercato di prodotti, a basso costo, che potrebbero fregiarsi dell’etichetta di taggiasca senza avere la qualità organolettica e l’eccellenza, tipiche della nostra produzione che affonda le radici in una storia secolare”.
“Come Regione Liguria – continua l’assessore Mai – insieme alla Camera di Commercio Riviere di Liguria, le associazioni agricole, Unione Industriali, Unioncamere Liguria abbiamo deciso di sostenere questa battaglia dei produttori che da alcuni anni è stata avviata perché ne condividiamo le motivazioni di tutela da un business indiscriminato che snaturerebbe di fatto un prodotto unico al mondo e penalizzerebbe soprattutto le piccole imprese del settore.
Le dichiarazioni di De Ferrari dimostrano una conoscenza davvero molto parziale del tema: parlare di scelte calate dall’alto è del tutto fuori luogo vista l’adesione di oltre un migliaio di aziende liguri a sostegno del percorso di riconoscimento depositato dal Comitato promotore stesso al Mipaaf. Nei prossimi mesi, sarà sottoscritto l’accordo di filiera che tutelerà tutti in primis i piccoli olivicoltori che avranno certezza dell’assorbimento del loro prodotto e l’indicazione della quotazione minima di vendita che verrà loro garantita”.