“Siamo abitanti di Imperia-Torrazza e siamo, come i nostri vicini e tanti altri nella Val Prino, molto preoccupati di sentire che il Comune di Imperia nella zona di Piani-Coppi Rossi/Val Prino vuole permettere la costruzione di un capannone da utilizzo industriale di 8.000 mq alto di 10 metri sul fiume”. Così due abitanti della zona di Imperia-Torrazza, Ulrich e Danielle Schaflitzel che, con una lettera indirizzata al sindaco di Imperia, Carlo Capacci, evidenziano i motivi per cui, a detta loro, il progetto per la realizzazione di un capannone per il deposito e lo smistamento merci a Piani, risulti fuori luogo.
“Abbiamo già dovuto accettare dei parcheggi abusivi per TIR lungo il fiume. In più questi camion hanno rovinato completamente la nostra strada. Sarebbe necessario che il Comune impedisca l’utilizzo abusivo di questi terreni a vocazione agricola.
Come può essere possibile che il sindaco permetta un tale progetto, cambiando una zona abitativa, agricola e turistica in una zona industriale senza parlarne con la popolazione direttamente toccata?
In questo posto tante persone hanno costruito, comprato o affitato, ancora pocchi anni fa, case in una zona agraria di giardini e di verdura. In più c’è un parco giochi per bambini aperto con accesso diretto sulla strada. Se aumentasse il traffico pesante su questa strada, sarebbe un grave pericolo per i piccoli. Questa non è una pianificazione sostenibile.
La Val Prino è una bella zona agricola d’interesse turistico importante, con borghi liguri tipici. Per questo abbiamo comprato (Tedeschi, Francesi, Inglesi …) case vecchie, le abbiamo ristritturate e abbiamo dato con la popolazione locale un’anima nuova a questi paesi. Volete distruggere questo sviluppo positivo con una costruzione fuori misura?
La strada verso il mare passa anche davanti alla zona di case popolari del Prino. Far passare una strada di collegamento a una zona industriale vicino a una zona abitativa, non è un segnale di un’attenta pianificazione.
La città di Imperia non ha un piano regolatore che definisce con precisione l’occupazione dei terreni di questa zona? Seguendo questo piano regolatore, investori privati e pubblici hanno costruito in un posto tranquillo e verde. È democratico decidere un tale progetto senza consultare la popolazione, per un vantaggio a breve termine abbastanza dubbioso? Si tratta di soldi o per fare un piacere ad alcuni amici politici?
Non vogliamo una zona industriale a Val Prino Coppi Rossi, con i suoi effetti negativi. Sarebbe molto meglio sviluppare la zona più o meno abbandonata sotto l’autostrada e la zona della nuova linea ferroviaria, trasformandole in aree industriali adeguate, invece di creare un pezzo d’industria in una zona agricola e d’abitazione con interesse turistico.
Non siamo d’accordo con questa zona industriale a Coppi Rossi e lo facciamo sapere anche alla stampa. Venite parlare con noi, non solamente per sentire la voce degli abitanti al momento degli elezioni, ma per decidere e fare politica sostenibile insieme a noi. Grazie e aspettiamo una risposta”.