26 Dicembre 2024 15:43

26 Dicembre 2024 15:43

IMPERIA. QUESTA SERA NELLA BASILICA DI SAN MAURIZIO LA “CALATA DALLA CROCE” IN OCCASIONE DEL VENERDÌ SANTO/IL PROGRAMMA

In breve: Mancano poche ore a uno dei riti religiosi popolari più significativi della tradizione imperiese. Oggi, Venerdì Santo 14 Aprile, alle ore 17,30 si terrà nella Basilica di San Maurizio a Porto Maurizio la "Calata dalla Croce"

collage_duomocalatcroce

Mancano poche ore a uno dei riti religiosi popolari più significativi della tradizione imperiese. Oggi, Venerdì Santo 14 Aprile, alle ore 17,30 si terrà nella Basilica di San Maurizio a Porto Maurizio la “Calata dalla Croce”.

Unico centro abitato, assieme a Triora, è quello di Porto Maurizio, in cui è ancora viva una tradizione popolare nel passato diffusa anche a Sanremo e Coldirodi. E’ conosciuta a Porto Maurizio come «la Calata dalla Croce», mentre a Triora è chiamata “Deposizione del Cristo” (a Sanremo era detto “Entierro”).

Essa entra a far parte della devozione popolare, configurandosi come la drammatica rappresentazione di Cristo nel momento in cui viene deposto dalla Croce. Essa affonda le sue origini nel XVII secolo e dal XVIII secolo è affidata ai Confratelli della Confraternita della Santissima Trinità che hanno la loro sede nel Santuario di Santa Croce al Monte Calvario.

Ogni anno, nella Concattedrale di san Maurizio, a Imperia, viene celebrato questo evento, subito dopo l’azione liturgica del Venerdì santo, durante la quale le Confraternite di San Pietro e Santa Caterina ripeteranno i canti della Passione del Signore, già eseguiti la sera prima durante la visita ai Sepolcri. Saliti sull’altare maggiore, trasformato in un Monte Calvario, i confratelli della Confraternita della Santissima Trinità collocano tre croci, con al centro Cristo morto.

In penombra e nell’assoluto silenzio, essi tolgono «dalla statua del Signore gli oggetti della Passione», dalla scritta alla corona di spine, schiodano e staccano Gesù dalla Croce, con un rito suggestivo e commovente, che, per la sua dimensione formale e lo spirito di una pregnante interiorità, raggiunge le sensibilità religiose dei fedeli, toccando le corde che conducono alla contemplazione e alla preghiera. Al termine, il clero, insieme alle confraternite, escono in processione sulla piazza, con gli oggetti della Passione, la statua del Cristo Morto sotto un baldacchino nero e una copia della Sindone di Torino, risalente al 1676.

Condividi questo articolo: