23 Dicembre 2024 17:23

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25 APRILE. IMPERIA CELEBRA IL 72° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE D’ITALIA. PAGLIERI:”UNA FESTA CHE HA L’OBIETTIVO DI UNIRE TUTTI”/FOTO E VIDEO

In breve: Imperia celebra il 72° anniversario della Liberazione d’Italia con le tradizionali manifestazioni istituzionali nel ricordo del 25 aprile 1945

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Imperia celebra il 72° anniversario della Liberazione d’Italia con le tradizionali manifestazioni istituzionali nel ricordo del 25 aprile 1945. La giornata ha avuto inizio da Piani di Imperia, con la deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti Civili e Partigiani della Val Prino. Presenti il vicesindaco Giuseppe Zagarella, il presidente Anpi di Porto Maurizio Rinaldo Paglieri, il comandante Capitaneria di Porto di Imperia Luciano Pischedda, il Capitano Giovanni Diglio dei Carabinieri, e Angelo Arrigo in rappresentanza della Polizia Municipale di Imperia.

Le cerimonie continueranno alle ore 9.00 al Cimitero di Porto Maurizio avrà luogo la deposizione della corona di alloro al Mausoleo della Resistenza e, alle ore 9.30 la stessa cerimonia avrà luogo al Cimitero di Oneglia.

Alle ore 10.00 si terrà la Santa Messa nella Chiesa di Cristo Re, mentre dalle ore 10.45 il Corteo procederà al Monumento ai Caduti di piazza della Vittoria, con la deposizione della corona di alloro.

Alle ore 11.00 in Sala Consiliare presso il Palazzo Comunale, avranno luogo le celebrazioni ufficiali e nello specifico: intervento del Sindaco Carlo Capacci, Orazione ufficiale del Presidente della Provincia di Imperia, Fabio Natta; intervento di due studenti delle scuole cittadine e un breve intervento del Sindaco dei ragazzi. La cittadinanza è cordialmente invitata a partecipare.

RINALDO PAGLIERI, PRESIDENTE ANPI PORTO MAURIZIO 

“Una festività che è stata introdotta con il decreto firmato dal luogotenente Principe Alberto nel ’46 e dopo 3 anni è diventata legge. Una festività che aveva il significato di libertà, per la liberazione del territorio Italiano dall’occupazione nazi-fascista.

Aveva l’obiettivo primario di unire, di far si che questa festa fosse condivisa, fosse la festa di tutti. Alla liberazione ha partecipato tutto il paese, dal meridione al nord Italia.

Una liberazione molto luga e difficile, piena di lutti e di rovina. Questa è stata un po’ l’obiettivo e la finalità di questa festività. Una festività che ha avuto vicende alterne, fino agli anni ’60 è stata evitata e limitata. Dopo gli anni ’60 ha avuto un risveglio. Una festività che poi è stata vista sotto varie forme in funzione anche delle situazioni politiche.

È stata una liberazione nuova, una liberazione che è iniziata nel 10 luglio del ’43. Palermo è stata la prima città importante d’Italia e da Palermo è iniziato quel percorso di liberazione. Siamo arrivati al 4 giugno del ’44 con la liberazione di Roma, che è stata concomitante con l’occupazione, lo sbarco, delle coste della Normandia.

Questa liberazione di Roma aveva creato, suscitato entusiasmo quasi che la guerra avesse ormai giorni contati, che l’Italia fosse liberata. Purtroppo iniziò un periodo di lunga occupazione, che portò sino al 21 luglio del ’45, con la liberazione di Bologna che portò alla liberazione delle 3 città industriali, Genova, Torino e Milano”.

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