22 Novembre 2024 20:49

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22 Novembre 2024 20:49

CASO MIGRANTI. INCONTRO CON I RESIDENTI A DIANO SERRETA. IL SINDACO CHIAPPORI:”LA GENTE HA PAURA. OGGI TRE NERI SI SONO ACCOLTELLATI A GORLERI. IL PREFETTO…”/L’INTERVISTA

In breve: Il sindaco Giacomo Chiappori ha incontrato la stampa per raccontare l'esito del confronto.

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A seguito dell’incontro tenutosi questo pomeriggio a Diano Serreta, presso la sede degli alpini, con i residenti di Diano Serreta e Diano Gorleri, per discutere del possibile arrivo di migranti nelle frazioni di Diano Marina, il sindaco Giacomo Chiappori ha incontrato la stampa per raccontare l’esito del confronto.

Durante la serata, apertasi con cartelli di protesta contro l’accoglienza, c’è stata una discussione molto animata e sono state diverse le opinioni espresse dai presenti.

GIACOMO CHIAPPORI

“Credo che sia un incontro che ha dato i suoi risultati – afferma il sindaco La gente ha paura e non vuole i migranti qua nelle frazioni, dicendo di metterli a Diano, come se Calderina fosse un comune a parte. La gente ha sensibiltà, ma quello che spaventa è che non ci sono risposte alle domande da dove vengono? Cosa vogliono fare?

Mezzora fa si sono quasi accoltellati 3 extracomunitari neri a Gorleri – continua – e la gente non ha neanche chiamato le forze dell’ordine, ma si sono rintanate a casa. Ci troviamo di fronte a della gente di paese, culturalmente cattoliche e buone, che farebbero ospitalità se ci fossero le condizioni. Non ci sono e quindi il risultato è: non ce li vogliamo. Poi ci sono le domande: come mai noi moriamo di fame e per loro ci sono soldi? Perché c’è un signore che dorme in macchine e per lui il posto non si trova? Queste domande rappresentano il grande disagio di un’immigrazione incontrollata e il sindaco diventa il parafulmine di tutti gli errori commessi da altri, dallo Stato e in parte da Regioni e Province. Dobbiamo porre rimedio ai deficit. Una persona ha parlato di spalmare questa gente sul territorio, portando ad esempio Avigliana, e qualcuno ha detto che è proprio questo è l’inizio degli errori, che alla fine ne avremo talmente tanti che non riusciremo più a reagire.

Sono di fronte al fatto che non posso accettare di fare un protocollo d’intesa, un accordo che si sommerebbe allo Spar, perché dovrei dire chi e quanti ne prende. Io faccio il mio e dico no. L’80% dei dianesi non li vuole, quindi sarà il prefetto a decidere dove metterli. 

Stasera mi è stato detto da Don Luca che le strutture che hanno visionato non sono agibili. Calderina e Gorleri hanno 2 canoniche inagibili.

Il prefetto non ha parlato di tempo – conclude – ma è sollecitato ogni giorno. Non ho detto che mi dispiace che non li prende Sanremo, ognuno fa i suoi accordi. L’immigrazione è un problema. È molto meglio e più dignitoso aiutarli a casa loro. Così rischiano di essere trattati come bestie”.

DON LUCA PARACHINO

“Sono parroco dei paesi dell’entroterra. Ho visto che l’accoglienza è già stata fatta perché hanno accolto persone che vengono da fuori. Noi siamo favorevoli all’accoglienza degli immigrati, ma vogliamo che ci siano le condizioni umanitarie e la sicurezza del territorio. Per questi motivi abbiamo fatto un sopralluogo delle canoniche che al momento non sono disponibili, ma c’è stata la proposta di metterle a norma.

Oggi il dibattito costruttivo dove i cittadini e parrocchiani hanno espresso le loro osservazioni. Attualmente non ci sono le condizioni. Per avere la norma ci vuole ancora un dialogo con la fondazione e poi bisogna trovare un luogo idoneo. Le strutture non sono agibili perché manca la messa in sicurezza. Il vescovo lascia ai parroci e alla popolazione la possibilità di poter dare una risposta. Nel caso in cui fossero messe in regola, se si trova un accordo e si rispetta la sicurezza, in questo caso possiamo metterle a disposizione”.

 

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