A seguito della polemica riguardo all’impossibilità di pagare la sosta nei parcheggi con banconote o carte di credito, il gruppo “Diano Riparte” torna a sollevare il problema.
“L’Amministratore Unico della G.M. ha dichiarato che i parcometri che oggi non “ricevono” né banconote né carte di credito, saranno adeguati alle normative quando ci saranno i decreti attuativi della legge – spiegano i membri di Diano Riparte – Spieghiamoci meglio: nei giorni scorsi Diano Riparte aveva sollevato il problema dei parcometri abilitati soltanto al pagamento con monete, ricordando due recenti sentenze che davano ragione agli automobilisti che non avevano pagato la sosta perché sprovvisti di spiccioli.
Si tratta, quindi, di adeguare al più presto i parcometri per non correre il rischio di vedersi annullare le multe di chi non paga. Ma l’A.U. dice che non ci sono i decreti attuativi e che quindi la legge non è “perfetta”.
Dimentica una cosa fondamentale. A prescindere dalla legge, in una città che vive di turismo e che vanta di essere ai primi posti in Liguria in quanto a presenze, è importante che il servizio relativo al pagamento delle soste (già “indigesto” per gli automobilisti) sia il più facile possibile. Facilitare il pagamento della sosta significa infatti mettersi al riparo da eventuali ricorsi, ed anche incassare tranquillamente qualcosa di più.
Quindi ben venga l’ “app” che consente di pagare con il telefonino, come lui stesso ha detto, in un futuro non meglio specificato. Ma è assurdo che nel frattempo non si possa pagare né con la carta di credito, né con banconote.
Non è così che si fa turismo”.
